Il giorno 23 maggio prossimo ricorre il 26° anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Per non dimenticare l’Amministrazione comunale di Marsala, la sezione locale dell’Associazione nazionale Magistrati e il Tribunale di Marsala hanno organizzato tutta una serie di iniziative di valore etico e culturale che si terranno nei giorni 23 e 24 maggio. Stamani nel corso di una conferenza stampa, le parti sono intervenute per presentare le iniziative. “Dalla strage di quel triste 23 maggio Marsala ricorda sempre quanto accaduto. Il nostro principio di legalità è fare in modo di ricordarli perchè sono eroi che non devono morire invano. Ricordiamoci anche che ad oggi la mafia non è stata sconfitta e non vorremmo mai sentire casi come quello di Montante e Confindustria, di poteri che controllano organi di governo”, ha affermato il sindaco in apertura. Il Presidente della Sezione marsalese dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giulia D’Alessandro, non è voluta mancare per presentare “Canto per Francesca” (Melapo) monologo di Cetta Brancato che verrà raccontato giovedì 24 maggio alle ore 18 presso il Complesso San Pietro; l’autrice converserà con la Presidente del Tribunale di Marsala, Alessandra Camassa con le letture di Stefania Blandeburgo.
E proprio la Camassa che ha vissuto accanto a Borsellino gli anni drammatici delle stragi di mafia, ha conosciuto Francesca Morvillo, donna sui cui ruota il tema centrale di quest’anno: “La Morvillo entrò in magistratura a 23 anni, ma era anche la compagna di Falcone; era una donna magistrato che aveva grazia e femminilità. E quest’anno vogliamo puntare su arte e legalità per lasciare un segno nelle generazioni future”. Il 23 maggio il Teatro Impero vedrà lo spettacolo a tema legalità “Fimmini e Omini per la Libertà” portato in scena da I Musicanti di Gregorio Caimi che si terrà alle ore 9 e 11 per gli studenti delle scuole del territorio: “Più che uno spettacolo è un percorso educativo” precisa l’assessore alle Politiche Culrturali Clara Ruggieri. Lo stesso giorno ,alle ore 11, in Piazza F. Pizzo (Inam) verrà inaugurato il “Murale della Legalità”. “Una sinergia tra la Scuola Media “Mazzini”, l’Anm e l’Amministrazione Comunale – afferma l’assessore alla Pubblica Istruzione Anna Maria Angileri -; un segnale che vuole far riflettere, un uomo che nasce dalla corteccia di un albero segno di rinascita al fine di costruire un percorso virtuoso che coinvolga tutta la cittadinanza. Per fare ciò abbiamo anche sentito il parere dei commercianti di Piazza Pizzo per capire cosa ne pensassero”. Ad abbracciare l’iniziativa artistica, la dirigente scolastica della “Mazzini” Franca Donata Pellegrino: “I nostri allievi a 12 anni iniziano a conoscere la legalità e ad applicarla. Uno studente mi ha detto: vogliamo lanciare un messaggio a tutti, perchè noi anche se siamo ancora piccoli possiamo lottare”.
Nuovo Tribunale, Camassa: “Abbiamo fatto tanto, andremo presto”
Il Presidente del Tribunale di Marsala, Alessandra Camassa, nel corso della conferenza stampa sulla ricorrenza della Strage di Capaci, è intervenuta sulla situazione del nuovo Tribunale di Marsala. “Negli ultimi due anni abbiamo fatto quello che non era stato fatto nei 9 anni precendenti – ha affermato il magistrato -. Al momento c’è un cantiere aperto dove si stanno svolgendo dei lavori, in particolare un appalto del Comune di Marsala ed un appalto del Provveditorato Opere Pubbliche. Ma è inutile dire che è tutto molto complicato. Ogni tanto si scopre la mancanza di qualcosa ma assolutamente necessaria da compiere. Ad esempio mancavano i gruppi di continuità: immaginate se va via la luce cosa accade ai terminali di un Tribunale. Ciò comporta costi non indefferenti. Bisogna tenere conto che al momento il Ministero della Giustizia non ha una guida quindi non è semplice la situazione. In ogni caso siamo in stato molto avanzato ma non voglio dire altro. Dico solo che entreremo nel più breve tempo possibile. Il Comune di Marsala ha fatto tutto quello che gli abbiamo chiesto di fare, non posso prendermela col Comune ma è solo questione di burocrazia, partiranno altri due appalti e ne manca uno, dobbiamo ancora convocare le ditte, ma ci sono anche problemi sia di contenimento di costi, sia che al Palazzo di Giustizia vecchio non ci sono più gli spazi adeguati. Il Comune ci spinge ad uscire (ironizza ma non troppo, n. d. r.), ma c’è da considerare tutta una serie di cose. Altro esempio: il giudice di pace a Palazzo Halley non ci può più stare perchè non ha le condizioni adeguate per svolgere l’attività giurisdizionale. Poi dobbiamo anche organizzare un trasloco che sarà dispendioso. Il Ministero della Giustizia non ne può più di me, vado al Ministero due volte al mese per risolvere la vicenda. Quando vi comunicherò la data sarà quella vera, ma al momento non mi espongo. Ci andremo presto, questo lo posso dire”.
D’altronde, come ha fatto notare il sindaco Alberto Di Girolamo, in 10 anni quando venne pensato il nuovo Palazzo di Giustizia c’erano determinate condizioni che oggi sono cambiate. “Una di queste condizioni – ha detto infine Alessandra Camassa -, è quella delle sezioni distaccate di Castelvetrano, Mazara e Partanna; oggi tutte le loro attività convergono al Palazzo di Giustizia di Marsala per cui gli Archivi non hanno più spazi e questo ha portato diversi problemi tecnici. Ma questo è solo uno dei tanti problemi emersi. Oggi alla sicurezza si fa caso, come abbiamo visto non è solo questione di subire un atto di criminalità organizzata, basta subire un folle gesto”.