Degrado a Trapani, Giacomo Tranchida scrive al commissario Messineo

redazione

Degrado a Trapani, Giacomo Tranchida scrive al commissario Messineo

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lunedì 30 Aprile 2018 - 10:56

Con una lettera aperta, inviata anche agli organi di stampa, il candidato sindaco Giacomo Tranchida si è rivolto al commissario straordinario Francesco Messineo e, per conoscenza, al prefetto Darco Pellos. Oggetto della missiva, la cura dell’ambiente e il decoro urbano nel territorio trapanese.

“Le scrivo con garbo ma ritengo al pari doveroso interessare gli Enti sovraordinati. Mi ritrovo, essendo candidato a Sindaco, a girare in lungo e largo la città, le periferie urbane e le frazioni agricole e, non posso non notare o sottacere una miriade di disfunzioni e condizioni di degrado urbano e ambientale assolutamente ingiustificabili che diversamente meritano attenzione e determinazione operativa e gestionale. Nessuna supponenza ne manifesta particolare esperienza, ma semplici constatazioni ed elementari misure d’intervento oltre che di buon senso.
Per Trapani, le cose da fa ieri (!) ..oggi è già troppo tardi e l’estate e le alte temperature incombono:
1) scerbatura stradale (sulla viabilità extraurbana, anche con l’ausilio di diserbante / autorizzato ASP) e nelle aree pubbliche, con relativa rimozione dei rifiuti (analoga imposizione ai privati nelle aree urbane, anche ai fini della prevenzione incendi oltre che per il mantenimento igienico-sanitario dei luoghi e del decoro urbano);
2) rimozione rifiuti e pulitura spiagge e calette (verifica presenza e rimozione siringhe, vetro e lattine/ferro), oltre che aree portuali e costiere;
3) scerbatura e rimozione rifiuti e pulitura aree a verde, giardinetti e impianti sportivi;
4) campagna di derattizzazione e disinfestazione urbana, extraurbana e costiera.
Ed inoltre, avrà consapevolezza che la raccolta differenziata mal avviata sta sporcando ed inquinando in maniera indifferenziata la città, centro storico/arterie commerciali e quartieri popolari compresi; la periferia e le frazioni agricole trasformate anche in discariche a cielo aperto. Converrà che insistono responsabilità precise anche sotto il profilo di igiene e sanità pubblica, oltre che etiche e morali per la condizione di degrado urbano e ambientale in cui è stata ridotta la città.
La invito cortesemente a determinarsi, anche in via sostitutiva ed imperativa rispetto a procedure amministrative sulla carta apparentemente lineari ma che denotano evidenti responsabilità gestionali, peraltro non condivisibili sul piano fattuale e dei risultati, e dunque a porre rimedio ad una situazione di degrado ambientale inaccettabile”.

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