Antonella Milazzo ha deciso di lasciare la guida della segreteria comunale del Pd di Marsala. La decisione, nell’aria dopo i fatti degli ultimi giorni, è stata comunicata attraverso una nota inviata al segretario provinciale Marco Campagna. “Da Segretario di Circolo – scrive la Milazzo – ho sempre lavorato per mantenere l’unità del partito e arginare la crisi perenne nei rapporti tra gruppo consiliare e Amministrazione; troppe volte i Consiglieri hanno lamentato la mancanza di ogni condivisione da parte del Sindaco e della Giunta, ne ho difeso con forza dignità e ruolo. L’ultima Direzione, con un forte atto di rottura, ha chiesto un cambio di passo. Devo prendere atto, con rammarico, che questa richiesta non è stata accolta e che permane immutata la grave crisi interna al gruppo e tra gruppo e Amministrazione. La strategia del muro contro muro non mi appartiene, la ritengo il fallimento della politica, il mio senso di responsabilità mi impone di fare un passo indietro per consentire un chiarimento troppo a lungo rinviato. Rimetto pertanto il mio mandato nelle mani della Direzione che mi ha eletto, ringraziandoLa per la fiducia accordatami. Invito il Segretario Provinciale ad assumere le necessarie determinazioni per consentire il regolare e democratico svolgimento delle attività del Circolo”.
A questo punto, il segretario provinciale Campagna, che fino alla fine ha cercato di mediare e riportare il sereno tra le parti, ratificherà il commissariamento del Pd di Marsala, in attesa dell’apertura della stagione congressuale che nelle prossime settimane dovrebbe portare i democratici lilybetani a designare il loro nuovo segretario.
A quest’appuntamento il Pd rischia di arrivare non solo senza segreteria, ma anche con un gruppo consiliare in frantumi. Calogero Ferreri, Federica Meo e Mario Rodriquez hanno infatti firmato una nota congiunta in cui prendono le distanze dal capogruppo Antonio Vinci, dichiarando di volersi temporaneamente sospendere dal gruppo consiliare:
“In relazione alla posizione assunta dal capogruppo del Pd nella seduta di consiglio comunale del 21/3 si precisa che la linea espressa dallo stesso in quella seduta non corrisponde con la nostra posizione in quanto non abbiamo condiviso il deliberato della Direzione che sfiducia gli Assessori della giunta in quota Pd perché riteniamo che non si risolvano in questo modo i problemi interni di un partito e dell’Amministrazione comunale. Il capogruppo in assoluta autonomia, come peraltro in diverse altre situazioni, ha espresso anche a nostro nome una linea che non ci appartiene e che non condividiamo. Visto pertanto il momento di difficoltà che non vede unitaria la posizione del gruppo consiliare del Pd sul deliberato della Direzione comunale e visto che la spaccatura creatasi all’interno del gruppo stesso mette in difficoltà la gestione delle dinamiche d’aula e danneggia ulteriormente l’immagine del partito, i sottoscritti consiglieri comunali del Pd si sospendono temporaneamente dal gruppo consiliare in attesa che gli organismi nazionali, regionali e provinciali trovino una soluzione che riporti serenità e che permetta al gruppo consiliare di lavorare in sintonia con la nostra Amministrazione nell’interesse della città. Gli scriventi precisano che il loro partito resta il Pd e che la posizione assunta è in polemica con il deliberato della Direzione e dell’attuale capogruppo consiliare”.