Presentato a Mazara il libro “Il viaggio di Sheradzade” di Fabio Sanfilippo

redazione

Presentato a Mazara il libro “Il viaggio di Sheradzade” di Fabio Sanfilippo

Condividi su:

martedì 27 Febbraio 2018 - 12:08
Mazara del Vallo è capitale della multi etnicità che si confronta ogni giorno con le problematiche gigantesche che ruotano intorno alla migrazione dei popoli. La presentazione della pubblicazione ‘Il Viaggio di Sheradzade’ di Fabio Sanfilippo è un altro piccolo grande tassello che si aggiunge alla costruzione della società che si prefigge il raggiungimento della centralità della persona umana. Non abbiamo la pretesa di offrire soluzioni alla complessa tematica dell’immigrazione ma di promuovere la cultura del rispetto anche attraverso l’evento di oggi”.
Lo ha detto il Sindaco di Mazara del Vallo on. Nicola Cristaldi, intervenendo al teatro Garibaldi alla presentazione della pubblicazione “Il Viaggio di Sheradzade” di Fabio Sanfilippo, giornalista Radio Rai. All’incontro, moderato dall’addetto stampa del Comune Ettore Bruno, sono intervenuti l’autore della pubblicazione ed il giornalista Mediaset Fabio Tricoli, che ha sottolineato “il ruolo dell’informazione, che spesso distorce il racconto dell’immigrazione”. Tricoli ha inoltre espresso un plauso al Sindaco Cristaldi per l’organizzazione dell’evento e per avere consentito la realizzazione e la presentazione della pubblicazione, in una Città, Mazara del Vallo, “simbolo della pacifica convivenza tra culture, religioni e popoli diversi e che meriterebbe il Nobel per la Pace”.
L’autore della pubblicazione, Fabio Sanfilippo, ha raccontato che nel 2016 nel corso di un reportage nel campo profughi di Indomeni ha conosciuto la piccola Sheradzade e la sua famiglia, profughi siriani. I disegni di Sheradzade, donatigli dalla piccola oggi undicenne, che ritraggono il dramma della guerra ed il dolore anche per le pessime condizioni del campo profughi, hanno lasciato un segno indelebile nel giornalista e nell’uomo Sanfilippo, che ha diffuso quei disegni ed ha aiutato la famiglia di Sheradzade a lasciare il campo profughi e stretto un rapporto di amicizia familiare ormai consolidato.

Condividi su: