Ultime ore di campagna elettorale per Stefano Pellegrino, per la terza volta in corsa per un seggio all’Ars, ma stavolta da deputato uscente (seppur da subentrato al decaduto Mimmo Fazio). “Se venissi rieletto – spiega il candidato di Forza Italia – ripartirei da dove ho finito, dalla mia coerenza, dalla mia lealtà. Ho cercato di individuare disagi e criticità della pubblica amministrazione”. Il riferimento è alla relazione che ha poi portato all’inchiesta sul malaffare a Bagheria che ha coinvolto anche il sindaco del Movimento 5 Stelle Patrizio Cinque, ma anche alla vicenda delle discariche a cielo aperto di Lentini e a quella del porto di Licata. “Serve competenza e professionalità per trovare e aggiustare queste forme di disamministrazione”.
Sul fronte del co-marketing, l’avvocato marsalese va giù duro nei confronti del commissario straordinario del Comune di Trapani Francesco Messineo: “Il commissario straordinario deve prendersi responsabilità: è lì per questo, deve svolgere le funzioni di amministratore. Se vuole va via, rinuncia all’incarico. Ci sarà chi prenderà il suo posto”.
Inevitabile un passaggio su uno dei temi portanti di questa campagna elettorale, la presenza nelle liste dei cosiddetti “impresentabili”. Sull’argomento, la posizione di Stefano Pellegrino è molto vicina a quella del candidato alla presidenza. “So che Musumeci ha dato indicazioni, ma nonostante tutto i partiti hanno candidato questi personaggi. A questo punto, tocca ai cittadini. Se dovessero essere votati ed eletti, non sarebbe un problema del presidente, ma dell’elettorato attivo”.
Infine un passaggio su Guaiana, in cui Pellegrino fornisce una lettura diversa da quella data dal senatore Antonio D’Alì nel corso di una conferenza stampa tenutasi nei giorni scorsi a Trapani. “L’indicazione di Guaiana come assessore è una proposta di Miccichè. Musumeci ha detto che vorrà una sua squadra. Da uomo di partito dico che a Forza Italia dovrebbe spettare necessariamente un assessore, se non dovesse essere Guaiana spero che comunque sia un assessore di grande competenza, correttezza, competenza e professionalità. Se Musumeci riconoscerà queste qualità in Guaiana, certamente lo confermerà. In caso contrario, opterà per qualcos’altro”.
Ecco l’intervista integrale rilasciata alla nostra redazione: