“Abbiamo il dovere di recuperare la buona politica e farla vincere sulla cattiva politica, eleggendo persone perbene nei Consigli comunali, nelle Assemblee regionali e nei due rami del Parlamento”. La questione morale resta un punto fermo per Nello Musumeci, che nonostante le recenti polemiche con Totò Cuffaro e qualche obiezione sulle alleanze e le liste che lo sosterranno, anche da Marsala insiste sulla possibilità, da parte degli elettori, di portare all’Ars una rappresentanza qualificata in discontinuità con i governi precedenti. E verosimilmente sarà questo uno dei leit motiv di una campagna elettorale che vede il presidente della Commissione regionale antimafia tra i favoriti per la vittoria finale dopo le sconfitte delle competizioni precedenti, in cui aveva maturato una frattura netta con il sistema cuffariano.
“Questa terra – promette Musumeci – la vogliamo davvero cambiare. Voglio essere ricordato come il presidente che ha ridato orgoglio al popolo siciliano. Perchè è vero che la Sicilia è terra di mafia, violenza, assistenzialismo e parassiti. Ma è anche una terra costituita nella maggior parte dei casi da persone perbene, imprese che esportano prodotti d’eccellenza in tutto il mondo, di padri di famiglia che lavorano, di cultura, di gente che non vuole arrendersi. Questa è la Sicilia che vogliamo rappresentare: per farlo, serve un ceto politico adeguato. Per questo dico che non voglio i voti dei mafiosi e dei chiacchierati. Se dovessero pensare di darmeli farebbero un pessimo investimento, visto che non sono sul libro paga di nessuno. Sono un uomo libero, e la mia libertà è la mia forza. Lo sanno i partiti che mi sostengono e lo sanno i cittadini”.
Musumeci, pur rivendicando la propria formazione politica di uomo di destra, apre anche agli elettori di centro e sinistra, spiegando che il progetto di “Diventerà Bellissima” è nato proprio per dare rappresentanza a un elettorato eterogeneo, capace di ritrovarsi in valori comuni, al di là dei tradizionali steccati ideologici.
Tra le priorità che stanno a cuore al territorio, naturalmente il futuro dell’aeroporto di Birgi. Una situazione che si è ulteriormente complicata con la cancellazione di 7 rotte per la stagione invernale annunciata nei giorni scorsi da Ryanair. “Preoccupato” per quanto sta accadendo negli scali siciliani si è detto Musumeci, sottolineando come il sistema delle infrastrutture e degli aeroporti debba costituire una priorità. “Questo scalo non può non essere sostenuto. Da presidente della Regione avvierò un confronto con il Ministero prima che possano essere prese decisioni che potrebbero creare difficoltà”. Poi, suscitando l’inevitabile compiacimento dei presenti, ha auspicato per Marsala un ritorno al protagonismo politico che aveva fino agli anni ’70.
Accanto a Nello Musumeci, il candidato all’Ars Paolo Ruggieri, la consigliera comunale Giusi Piccione ed Enrico Russo, tra i fondatori di ProgettiAmo Marsala. Ruggieri ha rivendicato la coerenza del suo posizionamento in questi anni e ha sottolineato di essere pronto a lavorare dagli scranni dell’Ars per l’aeroporto, per il Porto e il Parco Archeologico. I dirigenti del movimento lilibetano hanno inoltre annunciato che la sede di via Roma in cui si è tenuto l’incontro con Musumeci resterà aperta anche dopo la campagna elettorale, in modo da costituire un punto di riferimento stabili per tutti i cittadini interessati alla politica.