Importante passo in avanti verso l’attuazione del Protocollo d’intesa, finalizzato all’accesso e all’utilizzo dei fondi della programmazione comunitaria 2014/2020, sottoscritto nello scorso mese di luglio da tutti i sindaci del territorio provinciale.
Ieri, i rappresentanti dei Comuni e del Libero Consorzio Comunale di Trapani hanno tenuto una nuova riunione nel corso della quale è stato tracciato il percorso che si intende porre in essere per il raggiungimento degli obiettivi condivisi con la stipula del citato Protocollo d’Intesa. L’iniziativa è finalizzata a creare una rete provinciale di partenariato che abbia la capacità di elaborare una programmazione condivisa per l’accesso alle varie fonti di finanziamenti comunitari, nazionali e regionali con particolare attenzione alle notevoli risorse economiche non ancora impegnate della programmazione comunitaria 2014/2020.
Nell’ambito del crono-programma delle attività è stato già fissato, per il prossimo 5 ottobre a Palazzo Riccio di Morana, un altro incontro operativo in cui dovranno essere individuate, con ordine di priorità, le iniziative (opere infrastrutturali, azioni pubbliche ed eventuali regimi di aiuto) che ogni Comune intende proporre e che, fra l’altro, dovranno avere un interesse strategico sovracomunale e, nel caso di beni culturali e/o ambientali, valenza attrattiva mondiale, europea, nazionale o regionale.
Questa ed altre importanti indicazioni e sollecitazioni sono contenute in una nota a firma del Commissario Straordinario Raimondo Cerami e del Dirigente del 4° Settore del Libero Consorzio Diego Maggio, indirizzata ai sindaci e legali rappresentanti di tutti i comuni trapanesi, in cui viene pure evidenziata l’urgenza di procedere alla individuazione formale di un referente comunali che possa raccordarsi con l’Ufficio Unico di Programmazione, già istituito nella organizzazione del Libero Consorzio, che si occuperà di coordinare l’intesa stipulata fra ex Provincia e comuni e volta alla salvaguardia, recupero e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, paesaggistico e del patrimonio dei beni culturali immateriali; al recupero dei centri storici e delle periferie urbane e alla integrazione sociale; al potenziamento delle infrastrutture, dei trasporti, della portualità turistica ed aeroportuale: allo sviluppo dell’agricoltura e della pesca marittima e dell’agroindustria alimentare; allo sviluppo del turismo e del termalismo.