Mancano poco meno di tre mesi alle elezioni regionali del prossimo 5 novembre. Un appuntamento destinato a ridisegnare gli equilibri politici siciliani a partire dalla composizione dell’Ars, che passerà da 90 a 70 componenti. Inevitabile la riduzione dei seggi per ogni territorio provinciale: in provincia di Trapani potranno essere eletti 5 deputati contro i 7 del 2012 (Sergio Tancredi, Valentina Palmeri, Baldo Gucciardi, Mimmo Turano, Mimmo Fazio, Giovanni Lo Sciuto, Paolo Ruggirello) cui si aggiunsero i due inseriti nel listino di Crocetta (Antonella Milazzo e Nino Oddo).
Tanti interrogativi, ma anche qualche certezza nel processo che sta accompagnando i partiti nella definizione delle liste. La sensazione è che ci vorrà ancora qualche settimana per avere un quadro più chiaro a riguardo: a pesare, in particolare, sono i dubbi del Pd e del centrodestra sul candidato presidente. I terremoti politici in atto in alcuni tra i principali centri della provincia aprono però prospettive interessanti anche per un riequilibrio dei rapporti di forza. Trapani, Alcamo e Castelvetrano stanno infatti attraversando periodi di grande cambiamento: in questo scenario, da un punto di vista strettamente territoriale, potrebbe essere Marsala a riguadagnare posizioni, anche se tanti esponenti della politica locale restano orientati a votare per i “big” che verosimilmente si ricandideranno all’Ars (Gucciardi, Ruggirello, Turano, Oddo o Lo Sciuto) o ad altri protagonisti della scena provinciale che sperano nel gran salto verso Palazzo dei Normanni (Giacomo Scala e Giacomo Tranchida).
Dopo il passo indietro di Antonella Milazzo, le ultime ore hanno registrato l’ufficializzazione della ricandidatura di Stefano Pellegrino, subentrato nelle scorse settimane a Mimmo Fazio. Il penalista lilybetano, molto probabilmente, si presenterà nella lista di Forza Italia, nell’ambito della componente “riformista” del partito di Silvio Berlusconi. Un ritorno in campo che potrebbe rovinare i piani a Eleonora Lo Curto, che fino a qualche mese fa sembrava certa di correre con gli azzurri all’Ars e che adesso pare si stia riavvicinando al centrosinistra, dialogando con i vertici di Sicilia Futura. Attendista, al momento, il comitato Orgoglio Marsalese, di cui è fondatore l’ex consigliere comunale Pino Carnese: “Nelle prossime settimane terremo una riunione tra tutti gli attivisti del movimento. Certamente non ci terremo distanti dalla nostra impostazione politica. Decideremo a breve anche in base ai candidati alla presidenza della regione. Noi sosterremo un candidato preferibilmente dell’area del centro destra. Però valuteremo anche le eventuali candidature di marsalesi che hanno la possibilità di approdare all’Ars”. E a tal riguardo, il riferimento implicito è all’avvocato Paolo Ruggieri, che è stato contattato personalmente dal candidato presidente Nello Musumeci e che sta valutando con attenzione la possibilità di riprovarci dopo il tentativo di 5 anni fa, in attesa di sapere se tutto il centrodestra si ricompatterà intorno al nome dell’ex presidente della Provincia di Catania. Certa è la candidatura in seno all’Api dell’ex consigliere provinciale Giuseppe Angileri, che resta comunque vicino a Lo Sciuto: “Sono disponibile a candidarmi e credo che tenterò la scalata all’Ars. Stiamo lavorando per una lista forte in provincia di Trapani che possa fare scattare almeno un seggio”. Più remota (ma non impossibile) appare invece quella del segretario comunale dell’Udc Giovanni Sinacori, più volte corteggiato da pezzi del mondo politico e imprenditoriale marsalese.
Tra i 5 Stelle è certa la candidatura di Stefano Rallo, uscito vincente dalla consultazione on line di alcune settimane fa. Per giocarsela con gli uscenti, dovrà però cercare di sanare le fratture createsi tra i due meetup marsalesi.
Non è chiaro, invece, se esprimeranno una propria candidatura il Pd di Marsala alla luce della rinuncia di Antonella Milazzo, e l’area di sinistra che allo stato attuale sosterrebbe la candidatura alla Presidenza della Regione di Ottavio Navarra. Qui molto dipenderà dalla composizione delle coalizioni che si stanno mettendo in campo in questi giorni e che vedono alcune forze (come il Movimento Art.1, Sinistra Italiana e Il Megafono) ancora indecise sul proprio posizionamento elettorale.