Amos Gitai a Erice per Cinemadamare. Ai giovani: “E’ nel Mediterraneo che è nata la civiltà”

redazione

Amos Gitai a Erice per Cinemadamare. Ai giovani: “E’ nel Mediterraneo che è nata la civiltà”

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mercoledì 02 Agosto 2017 - 18:26

«I film migliori iniziano quando torno a casa perchè è lì che rifletto su quello che ho girato». Così il regista israeliano Amos Gitai, durante un workshop con i giovani filmakers che stanno partecipando a CinemadaMare, presso il teatro “Gebel Hamed” di Erice.

Ospite del raduno cinematografico internazionale, il cineasta israeliano ha risposto alle domande dei ragazzi, che ieri sera in piazza San Giuliano in una proiezione pubblica hanno visto il film “Free Zone”. Da questa pellicola del 2005 è partita la discussione tra il regista e i giovani filmakers. «Come molti dei miei film – ha detto Gitai – anche l’idea di girare ‘Free Zone’ è iniziata in maniera casuale: c’era il mio autista palestinese che mi diceva che non aveva lavoro e che doveva andare in Giordania, e per farlo doveva attraversare il confine, la ‘free zone’; da qui l’idea di girare questo film», che si svolge con il sottofondo della canzone tradizionale pasquale di Chava Alberstein, “Had Gadia”, considerata una canzone di protesta politica contro l’occupazione israeliana dei territori palestinesi. Gitai ha poi parlato di globalizzazione, e di come essa ha creato nel mondo grandi agglomerati urbani dove l’umanità è stata dislocata, dopo essere stata spostata da un posto all’altro, a causa di guerre e povertà. E di Mediterraneo: «In questa parte del mondo è nata la civiltà. Qui – ha aggiunto – da sempre culture diverse si sono incontrate e hanno convissuto. Ora stiamo assistendo alla distruzione di quest’area». Il regista si è detto altresì preoccupato per il crescente nazionalismo che sta maturando in diversi Paesi europei interessati dall’emergenza profughi, e a alla domanda sul ruolo che il cinema può avere nelle nostre società, ha risposto che può contribuire a distruggere le frontiere, quelle vecchie e quelle che stanno nuovamente per essere innalzate, perchè permette alle persone di guardare oltre i muri.

Il regista israeliano ha poi ricordato l’attrice francese, Jeanne Moreau, scomparsa domenica scorsa, all’età di 89 anni. Una delle interpreti più amate e richieste dai cineasti migliori dagli anni Cinquanta in poi. Tra cui lo stesso Gitai. «E’ stata un’attrice grandissima», ha detto. Intanto, stasera mercoledì 2 agosto, in piazza San Giuliano, ad Erice, CinemadaMare, dopo la proiezione dei cortometraggi iscritti alla “Main Competition”, proporrà la visione del film di Gitai: “Kippur”. Sarà presente il regista.

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