13.00 – In seguito all’incendio l’amministrazione comunale, in ossequio alle ordinanze del sindaco Domenico Surdi, ha annullato e rinviato a data da destinarsi gli eventi odierni del calendario di Alcamo Estate. Contestualmente, l’amministrazione ha comunicato che oggi e domani non sarà effettuato il turno di raccolta della carta su tutto il territorio comunale, compresa Alcamo Marina. Resta invariato il turno di raccolta delle altre tipologie di rifiuto. L’assessore all’ambiente del Comune di Alcamo, Roberto Russo dichiara “gli uffici preposti hanno già contattato altre piattaforme, al fine di non interrompere la raccolta differenziata della plastica, del vetro e della carta”.
Sull’incendio si registra anche un duro intervemto di Franco Busalacchi, candidato alla presidenza della Regione. “C’è una strategia per impedire la crescita della raccolta differenziata in Sicilia e fare il gioco dei ‘signori’ delle discariche che nell’Isola sono ancora forti potenti e prepotenti”, afferma Busalacchi, secondo cui “è estremamente significativo, e al tempo stesso allarmante, il post su Facebook di Salvo Cocina, energy manager e dirigente regionale a capo di un ufficio molto importante che sta provando, tra mille difficoltà, a far decollare in Sicilia la raccolta dei rifiuti, che parla appunto di una strategia contro la recente crescita della differenziata in Sicilia. D’altronde, i 22 impianti andati a fuoco nell’Isola negli ultimi 30 giorni ne sono una drammatica testimonianza. È impossibile pensare che si tratti di una casualità”. “È evidente – conclude il candidato alla presidenza della Regione della coalizione sicilianista e sovranista – l’importanza degli interessi in gioco da parte di chi intende conservare il ‘redditizio’ sistema delle discariche. Un sistema che intendiamo sradicare. L’obiettivo è trasformare, una volta e per tutte, lo smaltimento dell’immondizia da problema a risorsa in grado di creare posti di lavoro e ricchezza per la nostra Isola. Ma il vero scandalo che sta emergendo da questa storia è l’assoluta mancanza di controllo amministrativo del territorio, in assenza del quale le forze dell’ordine, nonostante l’impegno enorme, sono inadeguate. L’incuria del governo regionale è la madre di questi e di tutti gli altri comportamenti criminosi che stanno devastando la Sicilia. Sarebbe ora di accertare se questa maternità non sia voluta”.
11.40 – I rappresentanti dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani si sono insediati nell’unità di crisi istituita dalla prefettura di Trapani, costituita presso il comune di Alcamo, per fronteggiare le emergenze derivate dal vasto incendio al deposito di rifiuti nel territorio di quel comune. Il dipartimento di prevenzione dell’ASP si sta occupando dei profili relativi alla salute umana, il dipartimento veterinario dell’ASP della salute animale, mentre l’Arpa degli aspetti ambientali e il monitoraggio sulla qualità dell’aria. A coordinare tutti gli interventi legati alla salute è il dirigente del dipartimento, Francesco Di Gregorio. Sono già in corso ispezioni e campionamenti sulle colture e i prodotti agricoli della zona e sull’igiene degli alimenti, per verificare se vi siano rischi per la salute, insieme al monitoraggio delle risorse idropotabili delle acque sotterranee e superficiali, mentre controlli vengono effettuati anche sugli animali dai veterinari dell’ASP.
10.00 – Ancora in corso ad Alcamo le operazioni di spegnimento del devastante incendio che si è sviluppato presso il centro di stoccaggio della ditta Vincenzo D’Angelo. Pochi minuti fa il sindaco Domenico Surdi ha annunciato l’arrivo di un canadair e di un elicottero per aiutare i vigili del fuoco (al lavoro da ieri sera) a estinguere completamente il rogo. Stamattina il primo cittadino ha sottoscritto una nuova ordinanza, dopo quella della serata di ieri, in cui si ordinava agli alcamesi di restare a casa con i condizionatori spenti per ridurre quanto più possibile i rischi di intossicazione dovuti alle esalazioni provenienti dalla nube nera che si è propagata dal centro di stoccaggio di contrada Sasi fino al centro storico alcamese. In attesa che, nella giornata di domani, l’Arpa renda noti i risultati delle rilevazioni sulla qualità dell’aria effettuate, la nuova ordinanza di questa mattina, annulla la precedente e vieta l’accesso al CCR comunale nonché l’avvicinamento all’area interessata dall’incendio nel raggio di 500 metri. L’atto invita inoltre la popolazione al rispetto di una serie di misure precauzionali, fino a nuove disposizioni: evitare di stazionare all’aperto; tenere gli infissi di casa il più possibile chiusi; limitare il più possibile gli spostamenti; non praticare attività sportiva all’aperto; fare uso di adeguate misure di protezione nel caso di necessità di stazionare all’aperto; evitare il consumo di prodotti ortofrutticoli di produzione propria o comunque raccolti nel territorio dopo lo svilupparsi dell’incendio e comunque se non dopo accurato lavaggio con abbondante acqua potabile; di comunicare la presente alle forze di polizia, alla prefettura per la verifica dell’attuazione.
La notizia dell’incendio ha fatto il giro dei media nazionali che hanno dato ampio risalto all’episodio.
“Quel che è successo è gravissimo e se in questa vicenda esistono la mano e la responsabilità umana, i responsabili meriterebbero davvero di bruciare nell’interno dantesco per l’eternità”, ha commentato l’europarlamentare Ignazio Corrao.
Un vasto incendio si è sviluppato nel pomeriggio ad Alcamo. Teatro dell’episodio, il centro di stoccaggio di un’azienda che si occupa di recupero rifiuti, di proprietà dell’imprenditore Vincenzo D’Angelo. Il vento ha spinto la coltre di nube nera fino alle porte del centro cittadino. In ragione di ciò, l’assessore Roberto Russo ha pubblicato un post su Facebook invitando i suoi concittadini a tenere porte e finestre chiuse. In corso le operazioni di spegnimento del rogo da parte dei Vigili del Fuoco, intervenuti con tre squadre, con il supporto di mezzi comunali e di un canadair.
Nel corso della serata anche il sindaco Domenico Surdi ha pubblicato un post sulla vicenda:
“L’incendio scoppiato poche ore fa interessa lo stabilimento privato di stoccaggio rifiuti nei pressi di contrada Sasi. In questo momento sono presenti sul posto tutte le forze competenti. Abbiamo attivato la Centrale Operativa Comunale e siamo in contatto costante con la protezione civile regionale e con la prefettura di Trapani. Tutti i cittadini che si trovano ad Alcamo sono pregati di rimanere in casa con le porte chiuse e senza accendere i condizionatori. Vi aggiornerò non appena avremo ulteriori novità. Ecco intanto due numeri della protezione civile cui potete rivolgervi in caso di necessità: 0924 590405 oppure 0924505375”