Le rotte del Canale di Sicilia continuano ad essere al centro delle attenzioni delle forze dell’ordine. Dopo l’operazione “Scorpion Fish”, che ha coinvolto 15 soggetti appartenenti ad un’associazione per delinquere transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, la Capitaneria di Porto e la sezione operativa natante della Guardia di finanza di Mazara del Vallo hanno arrestato un 47enne mazarese, Gaspare Gullo, e due tunisini: Ben Salem Sarra (21enne residente a Marsala) e Ammar Nejib, (47enne residente a Campofelice di Fitalia nel palermitano). Per i tre soggetti l’accusa è di favoreggiamento all’immigrazione clandestina di 14 extracomunitari, nell’ambito di una indagine coordinata dal pm di Marsala Nicolò Volpe.
Le indagini hanno preso avvio lo scorso 11 maggio in seguito al soccorso, da parte della Guardia costiera, di un natante da diporto con tre persone a bordo che avevano segnalato via radio un’avaria al motore e, in un secondo momento, la presenza di 14 naufraghi recuperati in mare da un gommone che si era dato alla fuga mentre era in navigazione a circa 10 miglia dal porto di Mazara del Vallo. Nonostante le cattive condizioni meteo-marine tutte le persone erano state salvate. Guardia costiera e Guardia di finanza hanno accertato che Gullo avrebbe messo a disposizione un’imbarcazione, a insaputa del suo proprietario, per recuperare al largo di Mazara del Vallo i 14 migranti e un carico di sigarette, mentre la ragazza tunisina Ben Salem Sarra e il suo connazionale Ammar Nejib sarebbero stati i basisti locali del viaggio. Le avverse condizioni del mare hanno poi costretto i soggetti in questione a chiedere i soccorsi e ciòo ha consentito di scoprire che il viaggio dei migranti era organizzato. L’11 maggio sono state sequestrate l’imbarcazione utilizzata per il viaggio, diverse stecche di sigarette e bevande con scritte in arabo. Il Gip ha disposto l’obbligo di dimora a Mazara del Vallo per Gaspare Gullo, gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per Ben Salem Sarra e la custodia in carcere per Ammar Nejib.
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