Un ispettore dell’associazione Vigili urbani in pensione, sezione di Marsala e un collega del comando della Polizia municipale di Marsala hanno offerto una full immesion di corrette pratiche in strada agli alunni di terza media
Come comportarsi correttamente in strada per salvaguardare la propria e l’altrui incolumità, quali condotte seguire se si è a piedi o in motorino e come prevenire eventuali situazioni di pericolo. Le istruzioni per l’uso di carreggiate e marciapiedi, con particolare attenzione per i presidi di sicurezza come il casco sono stati al centro del percorso formativo tenuto nell’Istituto comprensivo “Stefano Pellegrino” diretta da Domenico Pocorobba. Destinatari gli alunni delle terze classi di scuola secondaria di primo grado, a “salire in cattedra” sono stati: l’ispettore Filippo La Cascia, componente dell’associazione Vigili urbani in pensione, sezione di Marsala, presieduta dall’ex comandante Giuseppe La Rosa, e l’ispettore Antonino Pellegrino, attualmente in servizio presso il comando della polizia municipale di via Del Giudice diretto dalla comandante Michela Cupini. Gli ispettori hanno incontrato tutti gli alunni delle terze classi offrendo una vera full immersion nell’educazione stradale a partire dalla segnaletica verticale, orizzontale e luminosa, per poi concentrarsi sulle norme che regolano la circolazione dei veicoli, ma anche quella dei pedoni. L’intento è quello di creare una fruttuosa collaborazione tra polizia municipale e scuola allo scopo di perseguire l’educazione alla legalità. Infatti alcuni anni fa i vigili urbani entravano nelle scuole per curare i corsi per il conseguimento del cosiddetto patentino che abilita alla guida dei ciclomotori, ma adesso non è più così e per questo motivo iniziative come queste sono utili per offrire agli studenti valide opportunità formative. Gli incontri si sono tenuti sia nella sede centrale che nel plesso di Bufalata. “Per noi è stato un piacere – ha detto l’ispettore La Cascia – e insieme ai colleghi del comando saremo sempre disponibili ad incontrare gli alunni delle scuole che ne faranno richiesta allo scopo di insegnare ai nostri giovani come comportarsi in strada in maniera corretta e sicura anche perché la legalità stradale si chiama sicurezza”.