Sulla sanità pubblica interviene il comitato civico “Orgoglio Marsalese”

Gaspare De Blasi

Sulla sanità pubblica interviene il comitato civico “Orgoglio Marsalese”

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lunedì 15 Maggio 2017 - 09:37

Sulla situazione della sanità pubblica a Marsala e più in generale in provincia di Trapani con un a nota, a firma del proprio presidente Pino Carnese, indirizzata al sindaco lilybetano, al presidente del Consiglio comunala e al Commissario straordinario dell’Asp , interviene il Movimento civico “Orgoglio Marsalese”.

Torniamo a parlare della sanità in provincia di Trapani ed a Marsala in particolare, facendo un sintetico bilancio della decennale gestione De Nicola.

Considerato che tutti abbiamo un pò la memoria corta, è il caso di fare mente locale a quella che era lo stato di salute della sanità locale un lustro addietro. Nel 2009, in provincia di Trapani, funzionavano a pieno ritmo sei ospedali per un totale di 690 posti letto, oltre all’ospedale di Pantelleria. I vari reparti erano dotati di risorse umane ed attrezzature mediche tali da assicurare davvero un’assistenza sanitaria adeguata alle esigenze della nostra collettività.

Negli anni successivi abbiamo assistito ad un continuo, incessante declassamento della sanità locale: i posti letto sono scesi a 640, l’ospedale di Mazara del Vallo è stato chiuso, quello di Salemi, pur avendo dato prova di struttura efficiente, è stato depotenziato, il nostro ospedale, di cui ben pochi ne volevano il trasferimento nell’attuale sede, non ha potuto seguire le sorti di quello di Mazara, grazie al gesto coraggioso dell’allora sindaco Carini, che ne ha “imposto” l’apertura, ma , nel tempo è stato sempre più “svuotato” rendendolo poco efficiente nei servizi cardini.

Continuiamo a denunciare, e lo faremo finchè avremo fiato. Lo stato in cui si trovano in atto alcuni reparti e servizi è veramente più che vergognoso: in pronto soccorso, un altro medico è andato in pensione, per un altro, è stato imposto il rientro nella sede di appartenenza, come al solito non si è provveduto alle sostituzioni, (non si capisce perché non fanno scorrere la graduatoria esistente dell’ultimo concorso) con l’evidente conseguenza che le file interminabili di pazienti, che necessitano di un pronto intervento, diventano sempre più lunghe , determinando un’inevitabile nervosismo che spesso degenera in liti con il personale ospedaliero messo, dalla direzione sanitaria Aziendale, in grosse difficoltà dovendo sobbarcarsi di turni di lavoro inumani ed operare in un clima incandescente.

La situazione denunciata prima per il reparto di ortopedia, (in atto solo due medici; reperibilità solo 15 giorni al mese, e restanti giorni , ortopedici di Trapani e Castelvetrano. Inoltre i 15 gg di non reperibilità, niente visita pomeridiana per i pazienti ricoverati) pneumatologia (in atto solo un medico, ovviamente, non occorre essere dei specialisti per capire cosa può fare con tutta la massima volontà) e il servizio di neurologia, (solo un medico per 2 giorni la settimana)quindi, come è facile intuire da ciò appena detto, non solo non è migliorata ma, al contrario, è assai peggiorata e solo l’impegno e la dedizione di chi vi opera ne ha evitato la chiusura. Ma per quanto ancora? E dire che il nostro Ospedale è stato promosso, figuriamoci cosa accade agli ospedali che sono stati depotenziati!

Il nuovo piano sanitario, di cui si sente decantare l’efficienza, sapete cosa comporta per la nostra regione? La chiusura , entro il 2018, di ben 90 reparti.

Certo, tutti siamo consapevoli che la crisi economica ha incidenza anche sulla sanità, ma questi tagli indiscriminati procurando disservizi, fanno crescere nella collettività sempre più il convincimento che in Sicilia il miglior medico sia…l’aereo!

Non lo sappiamo che sempre più gente, se può, preferisce rivolgersi a strutture sanitarie di altre regioni? Ma i nostri dirigenti sanitari, il dott. De Nicola che ci ha amministrato negli ultimi dieci anni, dove hanno vissuto? Dove sono stati ? hanno mantenuto il contatto con la gente di cui dovrebbero essere al servizio? Ognuno dia, in tutta coscienza, le proprie risposte a questi interrogativi , per quel che mi riguarda, ritengo che l’ interesse tutelato non sia stato quello della salute pubblica; la costituzione dei reparti, la nomina dei primari a quale logica risponde? Volevamo confidare nel nuovo commissario straordinario, dott. Bavetta, ma già ci sono stati i primi segnali che fanno intuire che è sulla stessa lunghezza d’onda del suo predecessore, vedi le recente nomine di nuovi Primari.(altri generali senza esercito) ahimè, non si è scorto alcun segnale che lasci ben sperare.

Ed i nostri amministratori locali, Sindaco, assessori, Presidente del Consiglio Comunale hanno altro cui pensare….”

 

Il Presidente del comitato cittadino “ORGOGLIO MARSALESE”

Pino Carnese

P.S: Reparti che chiuderanno in base al nuovo piano sanitario:

7 di chirurgia generale

8 di ortopedia

9 di cardiologia

10 di ginecologia/ostetricia

9 di terapia intensiva

9 oncologia

7 di chirurgia vascolare

8 malattie infettive

9 neonatologia

4 nefrologia

1 pediatria

1 maxillofacciale

1 chirurgia pediatrica

2 chirurgia toracica

1 neurochirurgia

1 ematologia

1 neuropsichiatria infantile

1 grandi ustioni

1 malattie endocrine

Oltre a questi, destinati a chiudere i battenti alcuni servizi senza posti letto, e precisamente:

2 radiologie

1 anatomia patologica

3 direzioni sanitarie

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