Assolta infermiera del “Paolo Borsellino” dall’accusa di falso, il fatto non sussiste
Assolta perché il fatto non sussiste l’infermiera Teresa Ragusa, in servizio al “Paolo Borsellino” di Marsala, per la quale la pm Anna Cecilia Sessa, aveva richiesto un anno di carcere. L’accusa era quella di “falso materiale per induzione”, per avere chiesto ed ottenuto due mesi di aspettativa senza stipendio per gravi motivi familiari. Secondo gli inquirenti, la donna approfittò per andare in vacanza con la famiglia a Santo Domingo.
“L’aspettativa – ha sostenuto l’avvocato difensore Stefano Pellegrino – era stata chiesta dalla mia cliente senza alcuna retribuzione e decorrenza dell’anzianità di servizio. E’ stato provato che, contrariamente a quanto affermato dalla dirigenza medica ed amministrativa dell’Asp, non erano state pregiudicate con l’assenza dal lavoro le esigenze e l’organizzazione dei servizi aziendali sanitari. Inoltre, sono stati provati documentalmente i gravi motivi di famiglia e di malattia dei genitori della Ragusa che avevano giustificato la richiesta di aspettativa”. L’infermiera motivò la richiesta con cui attestava che si era venuta a creare una situazione di disagio a casa dei suoi genitori che vivevano soli a Palermo. Ieri il gup Francesco Parrinello ha dato ragione alle tesi difensive assolvendo la donna.