Il mistero di Marsala Schola

Vincenzo Figlioli

Marsala

Il mistero di Marsala Schola

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mercoledì 19 Aprile 2017 - 07:00

Lo scorso 16 novembre la giunta comunale ha firmato una delibera che disponeva lo scioglimento di Marsala Schola, l’istituzione che si occupa dei servizi scolastici sul territorio lilybetano, creata nel 2007 su input dell’amministrazione Galfano.

Come ampiamente spiegato, l’atto sottoscritto dal sindaco Di Girolamo e dai suoi assessori aveva un valore puramente indicativo, in attesa che fosse il Consiglio comunale a decidere se Marsala Schola dovesse essere sciolta o meno. Dopo circa tre mesi, la delibera è stata inserita all’ordine del giorno dei lavori consiliari. Sarebbe stato da ingenui pensare che potesse essere discussa alla prima seduta utile del 7 febbraio e che si potesse dunque votare con rapidità. Anche perchè sulla proposta di scioglimento di Marsala Schola si sono spesso consumati scontri epocali, già ai tempi di Renzo Carini e Giulia Adamo. Logico quindi immaginare che si decidesse di procedere con cautela, in modo da scongiurare incidenti politici che avrebbero potuto avere effetti nefasti sulla tenuta di una maggioranza eternamente traballante. Nel frattempo anche le due commissioni competenti – affari generali e pubblica istruzione – hanno esaminato la proposta, senza giungere a una determinazione condivisa tra i propri componenti e lasciando dunque piena libertà di scelta al massimo consesso civico.

Dopo due mesi e mezzo dal primo inserimento del punto all’ordine del giorno, appare però difficile comprendere come mai il Consiglio comunale non abbia ancora affrontato questo tema. Se ci fosse un minimo di raccordo politico all’interno della maggioranza che (sulla carta) sostiene l’amministrazione Di Girolamo, sarebbe bastata una riunione tra giunta e capigruppo per individuare tempi e modalità d’azione. Ma finora non c’è mai stato un consigliere comunale che abbia alzato la mano per proporre il prelievo del punto. Segno evidente che nessuno intende andare allo sbaraglio in mancanza di una linea condivisa.

Eppure ci sarebbe almeno una buona ragione per decidere di rompere gli indugi e decidere una volta per tutte cosa fare di Marsala Schola: basterebbe dare un’occhiata al calendario per rendersene conto. Siamo ormai a fine aprile e l’anno scolastico sta per concludersi. Tra pochi giorni i dirigenti scolastici cominceranno a fare i conti con le prossime scadenze in vista del 2017/18. Dovranno sapere come si dovrà procedere con le mense, gli scuolabus e tutti i servizi connessi al nuovo anno scolastico. E siccome la vita è fatta di programmazione, si aspettano di sapere a breve se il loro interlocutore sarà ancora Marsala Schola o il Comune di Marsala.

Se lo aspettano, assieme ai dirigenti scolastici, anche gli studenti e le famiglie. La politica ha i suoi tempi, per carità. Ma è inaccettabile che siano distanti anni luce da quelli della gente comune.

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