Si è svolta questa mattina, in Piazza della Repubblica a Mazara del Vallo, la cerimonia per il 165° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Alla manifestazione hanno preso parte le più alte cariche Civili, Religiose e Militari, i familiari delle Vittime del Dovere, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, le Rappresentanze sindacali, gli alunni di diversi Istituti scolastici e semplici cittadini, tutti accorsi per rendere omaggio alle Donne e agli Uomini della Polizia.
Una grande famiglia, quella della Polizia di Stato, che può contare, a livello nazionale, sul contributo di 99.051 poliziotti che quotidianamente profondono il massimo impegno per la tutela dei diritti del cittadino costituzionalmente garantiti, in quella che il Capo della Polizia ha definito, nel suo messaggio alle Questure, “una missione civile”.
Tanti i messaggi di auguri pervenuti per l’occasione e a cui è stata data lettura nel corso delle celebrazioni. Da quello del Presidente della Repubblica, che ha ringraziato la Polizia di Stato per l’opera svolta a tutela della sicurezza delle persone, del sereno esercizio delle libertà democratiche e della convivenza sociale, a quello del Ministro dell’Interno che ha espresso vivo compiacimento per lo sforzo profuso dalla Polizia in settori importanti quali quello della lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata in genere.
Nel suo discorso, il Questore della Provincia di Trapani Maurizio Agricola ha inteso evidenziare le iniziative intraprese e i risultati conseguiti dalla Questura di Trapani nell’ultimo anno. A partire dal contrasto alle organizzazioni criminali di matrice mafiosa. Nell’anno 2016, le strutture investigative della Questura di Trapani, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, hanno tratto in arresto in due distinte operazioni ben 17 esponenti di spicco dei mandamenti di Alcamo e Mazara del Vallo, evidenziandosi, ancora una volta, il tradizionale interesse della mafia di questo territorio verso il sistema degli appalti, con una pervicace condotta volta a condizionarne le libere aggiudicazioni a suo favore.
La Divisione Anticrimine della Questura di Trapani ha eseguito importanti sequestri patrimoniali, tra il 2016 e l’inizio del 2017, per un valore complessivo superiore ai 7 milioni di euro, nei confronti di personaggi organici al mandamento di Mazara del Vallo e riconducibili al latitante Matteo Messina Denaro.
In materia di contrasto alla produzione di sostanze stupefacenti, l’anno 2016 e i primi mesi del 2017, hanno fatto emergere, in tutta la sua gravità, il fenomeno della coltivazione di piante di cannabis, in migliaia individuate e sequestrate grazie a diverse operazioni di polizia, che hanno portato all’arresto di numerosi soggetti direttamente coinvolti nell’illecita coltivazione. Non di minor rilievo è stato, inoltre, il contributo nel delicato settore del controllo del territorio. Nel corso del 2016 e nei primi mesi dell’anno in corso, l’obiettivo è stato quello di dare maggior impulso all’attività di prevenzione, potenziando i dispositivi disimpegnati nell’ambito della competenza territoriale della Questura di Trapani. Tale obiettivo è stato conseguito con sempre più frequenti posti di controllo e di strategici posti di blocco, anche in considerazione delle recenti direttive emanate dal Capo della Polizia in materia di anti-terrorismo. In tale ambito si è registrato un significativo innalzamento del livello della vigilanza rispetto al 2015, passando da 26.002 a 31.593 controlli sul territorio. Ed ancora, nell’ambito delle attività a carattere cautelativo, l’articolato piano anti-rapina, effettuato grazie al collegamento con la Sala Operativa dei sistemi di video-sorveglianza installati negli esercizi commerciali e mediante il raddoppio degli ordinari equipaggi di volante su quella fascia oraria particolarmente esposta a criticità. Tale sinergia ha consentito di scoraggiare la recrudescenza degli episodi delittuosi in parola che, rispetto al 2015, hanno registrato nel 2016 un calo sensibile di quasi il 33% delle rapine e del 17% dei furti.
In tema di immigrazione, l’anno 2016, e parte del 2017, hanno fatto registrare un vertiginoso aumento dei flussi migratori; basti pensare che nel 2016 ben 21.314 sono stati i transiti presso l’Hot Spot di Trapani, con un aumento in percentuale del 164% rispetto al 2015. I primi tre mesi del 2017 confermano l’ormai consolidato trend attestandoci su 3267 immigrati accolti presso la precitata struttura.
Così come è sostanzialmente triplicato il numero di minori non accompagnati passando dai 455 del 2015 ai 1649 del 2016.
Infine la gestione dell’ordine pubblico. Nell’anno trascorso e in quello appena iniziato, la Questura di Trapani è stata chiamata a gestire una pluralità di eventi, da quelli sportivi a quelli di potenziali conflitti sociali ed ancora a quelli di gran
Cronaca