Al Baluardo Velasco la struggente passionalità del tango e del flamenco con i ballerini della Scuola Encuentro. La poetica dei gitani, l’Andalusia, la sensualità del tango argentino, ha preso forme inaspettate, impreviste, nello spazio teatrale del Baluardo Velasco di Marsala. L’origine ispanica del suo nome, del nostro bastione di via Sibilla, ha portato un vero “romanzo di passioni”, un viaggio carico di erotismo, di lirismo, con i ballerini della Scuola Tango Encuentro di Palermo del maestro Angel Fabian Coria di una precisione imperturbabile.

Le ballerine di Flamenco Baluardo Velasco

Probabilmente lo spettacolo più emozionale della rassegna BaluArte. Sul palco due anime che si interscambiavano: quella di Claudia Sortino, Francesco Grado ed Ennio Strongoli che hanno ballato sinuose movenze tanghere tra le tipiche canzoni popolari e le nuove musiche dell’Orchestra serba Beltango; e quella di Dora Moscato e Arianna Oddo accompagnate dalla chirarra e dal cajón di Marcello Savona, che ha interpretato con la 6 corde le tradizionali musiche flamenche, la Soleá, un Tientos, la Guajira.

La voce tipica e profonda dei canti andalusi, la forte e struggente passionalità, ha fatto da sfondo al ritmo possente delle ballerine di flamenco, dei battiti dei loro piedi e delle mani, sempre puntuali… le loro movenze ipnotiche, i tratti tipici ispanici (nonostante fossero siciliane) si immedesimavano in tempi e popoli che hanno contaminato la nostra cultura, facendo contemporanemante addentrare lo spettatore in altre civiltà, creando un mantra atavico di radici e suoni del Sud del Mondo. Poi luci soffuse, sguardi severi, vino rosso…