Dopo rinvii e incomprensioni, è arrivato il momento dell’atteso incontro tra il direttore artistico dei teatri marsalesi Moni Ovadia e gli operatori culturali del territorio.
Un confronto, tenutosi al “Sollima”, che si è svolto alla presenza degli assessori Clara Ruggieri, Agostino Licari e Rino Passalacqua. In platea anche il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano e i consiglieri Linda Licari e Daniele Nuccio.
Ovadia è tornato a spiegare le linee guida del proprio progetto per Marsala e i criteri seguiti nella programmazione della stagione teatrale in corso. Ha ribadito la disponibilità a lavorare assieme agli artisti lilybetani per il progetto “Vinni cu vinni”, dedicato allo Sbarco dei Mille, preannunciando inoltre l’intenzione di coinvolgerli in una rivisitazione del “Liolà” di Pirandello, in occasione del 150esimo anniversario della nascita del Nobel agrigentino. “Saremmo io, Mario Incudine e un’attrice femminile di nome. Il resto del cast – ha annunciato Ovadia – lo scegliamo qui. Dopo di che si parte tutti insieme per fare una tournèe, com’è avvenuto a Caltanissetta con Il Casellante, che sta avendo un grande successo”. Rispetto alle polemiche social di queste settimane, il direttore artistico ha sottolineato: “A questo punto della mia carriera non ho nulla da dimostrare. Ho trapiantato la cultura yiddish in Italia, in un Paese in cui non esisteva, rendendola popolare grazie al mio teatro. Ho riempito i teatri con spettacoli diventati di culto. Voglio solo divertirmi e stare bene con le persone. Mi mortifica sentir dire che sono un problema. Non sono io il vostro problema”.
Parlando a nome degli operatori e degli artisti che hanno firmato un documento inoltrato all’amministrazione comunale sulle politiche culturali a Marsala, l’avvocato Giacomo Frazzitta ha assicurato che gli stessi stimano Ovadia, sottolineando come destinataria delle loro istanze fosse la giunta, a cui si chiede maggiore considerazione e sostegno per le attività culturali del territorio. Parole di stima per il direttore artistico sono arrivate anche dagli altri interventi in platea. Massimo Pastore ha invitato Moni Ovadia a portare avanti un progetto di ampio respiro culturale per la città, mentre Gregorio Caimi è tornato a sottolineare la necessità di un confronto tra artisti e giunta comunale. Giorgio Magnato ha infine fatto pervenire al direttore artistico una propria lettera, che è stata consegnata a Ovadia da Frazzitta.