Ieri mattina si è svolta l’intitolazione di aree della Villa Cavallotti di Marsala, a donne simbolo. L’Amministrazione, assieme alle associazioni e agli istituti promotori, ha proceduto a scoprire le targhe delle tre operaie morte nell’incendio di una fabbrica americana nel 1911, e della scrittrice Elisa Trapani. A ben vedere però, manca qualcosa. Doveva infatti essere scoperta la targa alle tre partigiane Francesca Alongi, Bice Cerè e Grazia Meningi che si prodigarono per alleviare la dura vita dei combattenti contro le forze nazifasciste e che furono segnalate alla Toponomastica Femminile, dalle associazioni A.N.P.I. e A.N.D.E.. Ma nel corso della cerimonia di intitolazione, ciò non è avvenuto. Qualche giorno fa infatti, l’ANPI provinciale si era detta vicina alla sezione di Marsala guidata da Pino Nilo che aveva chiesto all’Amministrazione Di Girolamo, di non procedere all’intitolazione delle targhe alle partigiane nella Villa Cavallotti, nei pressi dei busti che ricordano due noti fascisti marsalesi del battaglione “Camicie nere”.
La locale ANPI aveva chiaramente fatto sapere di non partecipare alla cerimonia in quanto contrari al contesto. Ieri è arrivata una risposta precisa dal Comune: niente targa nella villa di Porta Nuova. “Esprimiamo soddisfazione e ringraziamento nei confronti dell’Amministrazione comunale che dimostrando grande sensibilità ha saputo e voluto raccogliere il nostro invito a non interrompere la proficua collaborazione istituzionale che ha caratterizzato il rapporto con l’ANPI”, ha fatto sapere il presidente provinciale dei Partigiani d’Italia, Aldo Virzì. Nel fare ciò l’Associazione ribadisce la piena collaborazione con la Giunta Di Girolamo. Adesso si dovrà trovare un’altra collocazione per la targa in onore delle partigiane.