La Cgil interviene sulla mafia ad Alcamo e sui suoi condizionamenti nella vita economica, sociale e politica della città, in seguito all’operazione di polizia che ha di fatto smantellato una parte della cosca alcamese, con l’arresto, tra gli altri di Ignazio Melodia. “Ad Alcamo – dicono il segretario della locale Camera del Lavoro Giuseppe Favara e il segretario della Fillea Cgil Enzo Palmeri – la presenza della mafia è forte e cerca, incessantemente, di condizionare la vita economica, sociale, politica e, non ultimo, culturale. Siamo ormai lontani dalla guerra di mafia che vide proprio nel territorio alcamese, un duro scontro tra faide, ma non ci siamo ancora liberati da un sistema mafioso che continua a frapporsi, attraverso commistioni e infiltrazioni, allo sviluppo del territorio”.
Per la Cgil ancora una volta le operazioni antimafia dimostrano che sono molteplici i settori in cui la mafia indirizza i propri interessi.
“Per scardinare questo sistema – proseguono Favara e Palmeri – è necessario promuovere azioni incisive che contrastino la mafia e la cultura mafiosa. Per questo è fondamentale, soprattutto nei territori ad alta densità mafiosa, affermare la legalità e combattere l’omertà organizzando nelle scuole del territorio momenti di incontro e di dibattito con al centro, anche il tema del diritto al lavoro libero dai condizionamenti”.
La Cgil ha sollecitato, inoltre, le Istituzioni e la politica a fare la loro parte promovendo la cultura della legalità a partire dal sistema degli appalti, garantendo trasparenza e, in fase di esecuzione, il rispetto della sicurezza, dei contratti di lavoro e delle norme.
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