Nell’ambito del contrasto al fenomeno dei maltrattamenti di animali la Squadra Mobile e l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di Trapani, nella giornata di venerdì 11 novembre, hanno proceduto al sequestro penale di 9 cani di razza pitbull, detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura, a carico di un noto pregiudicato trapanese, in atto sottoposto alla detenzione domiciliare, Natale Caltagirone, 57 anni già gravato da precedenti specifici in materia di maltrattamento di animali e colpito in passato da analoghe misure eseguite dalla Polizia di Trapani, ed a carico di un altro soggetto incensurato, V.N.,42 anni. A seguito del blitz effettuato dalla Polizia di Stato in un casolare del popolare rione di San Giuliano, occupato abusivamente, in quanto facente parte di una massa fallimentare in ordine alla quale il Tribunale di Trapani – Sezione Fallimentare, ha già emesso un’ordinanza di liberazione e sgombero, gli agenti, nell’occasione coadiuvati dalle competenze tecniche del Servizio Veterinario, hanno subito constatato la presenza di un vero e proprio canile abusivo, in pessime condizione di igiene e sicurezza. Un cane era legato ad alcuni recipienti in eternit tramite una catena in ferro, di dimensioni e peso considerevoli per le caratteristiche fisiche dell’animale, all’aperto e senza alcuna protezione; altri 6 cani erano rinchiusi all’interno di altrettanti box, artigianalmente ricavati, con un pavimento realizzato in cemento e pareti formate da reti metalliche, di quelle utilizzate per i letti, di cui alcune arrugginite, mentre altri 2 erano all’interno di un recinto contenente materiale di risulta, eternit e rifiuti vari. Tutti gli animali presentavano un certo dimagrimento, particolarmente marcato nei sei cani chiusi all’interno dei box, aventi a disposizione, come constatato dai poliziotti, soltanto dell’acqua torbida risalente nel tempo, nonché tutti privi di cibo. Inoltre, uno degli animali presentava un forte abbattimento a causa di un morso ricevuto verosimilmente alcuni giorni prima e non opportunamente curato, tanto da richiedere l’immediato intervento del veterinario per le cure del caso. In considerazione delle condizioni di malnutrizione degli animali, dello stato di restrizione dei cani detenuti in box rudimentali costituiti da recinzioni in ferro, pericolose per l’incolumità degli animali stessi, atti ad impedirne la fuoriuscita, con privazione della libertà di movimento, della stessa situazione di asservimento dell’animale, trovato legato con una catena in ferro e delle condizioni di salute riscontrate in uno degli animali suddetti, determinate dalle evidenti morsicature provocate dagli altri animali, al fine di impedire la messa in pericolo della vita degli animali stessi, quest’ultimi sono stati posti sotto il vincolo del sequestro penale ed affidati alle autorità competenti. I due soggetti, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria in ordine ai reati di maltrattamento di animali e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, mentre il bene, da loro occupato abusivamente, è stato restituito al curatore fallimentare, ponendo così fine allo stato dell’occupazione abusiva. Il sequestro degli animali è stato convalidato ed il Giudice per le indagini preliminari, condividendo l’operato degli inquirenti e ritenendo sussistenti i gravi indizi di reato e il pericolo di reiterazione dello stesso da parte degli indagati, ha disposto il sequestro preventivo dei cani.
Iniziative