E’ probabile che quando leggerete queste nostre note il Consiglio comunale di Marsala ieri sera, abbia approvato il Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Abbiamo assistito alla seduta e tra una serie di numeri elencati dall’assessore al ramo Salvatore Accardi e le repliche di natura politica dei vari gruppi, confessiamo di averci capito davvero poco per non dire nulla. Eccetto che un passaggio che poi si è rilevato centrale. Un po’ di cronaca: lo scorso anno il Consiglio comunale approvò una delibera cosiddetta spalma-debiti. Insomma con un aumento (dicono piccolo…) degli interessi, i debiti contratti dal comune potevano essere dilazionati nel tempo. Questa operazione ha portato ad avere una certa liquidità disponibile. Si parla di oltre un milione di euro. Sono partite le contrattazioni tra i gruppi e con l’amministrazione. Si è deciso di indirizzare la somma verso il settore lavori pubblici e in modo particolare nel rifacimento di alcune strade. Poi la rosa si è ristretta e si è arrivati alla determinazione di orientarsi verso una delle tre grandi vie di accesso alla città. Sono quindi rimaste in lizza la via Trapani, la via Mazara e la via Salemi. L’amministrazione ha scelto quest’ultima ed ha invitato il Consiglio comunale ad orientarsi di conseguenza. Noi che siamo contenti di non dovere decidere perché in tema di rifacimento di strade così come sono combinate quelle marsalesi, come sceglievi, sceglievi bene. Noi avremmo valutato altri settori su cui indirizzare la somma. Per esempio nel settore scuola, dove le famiglie che possono comprare i libri per i figli diventano sempre di meno. Per combattere la povertà. Per il sociale in genere, e poi investendo sulla cultura. Ma si sono scelte le strade e va bene anche così. La via Salemi ci sta bene (forse indecisi come siamo, ci sarebbero andate bene anche le altre strade). Se il Consiglio ieri sera ha dato il via libera, adesso a chi compete faccia in fretta. Perché la via Salemi con le piogge diventa un fiume in piena. E poi perché i cittadini vogliono vedere che quando si decidono le cose, poi si fanno davvero. Altrimenti si sentono presi in giro (è già accaduto in passato…)
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