La scadenza del contratto triennale con Ryanair è ormai dietro l’angolo. Ma se l’accordo con la compagnia irlandese resterà in vigore fino a marzo 2017, da Dublino hanno fatto chiaramente intendere che il rinnovo dovrà comunque essere definito tra ottobre e novembre. Da qui l’iniziativa del sindaco delle Egadi Giuseppe Pagoto, che in qualità di presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale ha convocato i sindaci e i parlamentari del territorio per una riunione che si è tenuta ieri pomeriggio, nei locali di Confindustria Trapani. A preoccupare gli amministratori locali, in particolare, sono le notizie che giungono dalla società Airgest. Da un lato c’è la situazione debitoria della società, che a fronte di un buco di 15 milioni di euro dovrà a breve decidere sulla ricapitalizzazione, sperando nell’intervento di “mamma Regione”, azionista di maggioranza. Dall’altro lato, la società presieduta da Franco Giudice ha confermato anche nel corso della riunione di ieri di non essere disponibile a proseguire con l’accordo di co-marketing. Questo, naturalmente, complica molto i piani dei Comuni, che nel caso in cui restasse in campo l’intesa raggiunta tre anni fa con Ryanair, dovrebbero trovare il modo in cui colmare il vuoto lasciato da Airgest, pari a circa sei milioni di euro. La compagnia irlandese, da parte sua, pur avendo già annunciato per il 2017 la riduzione di due collegamenti da Birgi (con Treviso e Torino), solo in parte compensati da una nuova rotta internazionale (Praga), ha comunque confermato di essere disponibile a rinnovare il contratto per altri tre anni, alle stesse condizioni del 2014.
I sindaci e i rappresentanti delle amministrazioni del territorio hanno dato, pur con qualche distinguo, parere favorevole al rinnovo del comarketing. Tuttavia, ci sono ancora Comuni che non hanno approvato i bilanci o che hanno una situazioni economica più delicata di altre, senza contare che alcune giunte sono a fine mandato. Toccherà dunque a una commissione ristretta appositamente individuata studiare una soluzione, magari già a partire dalla prossima riunione, che si terrà a giorni nella sede della Camera di Commercio. “Confindustria – spiega il presidente Gregory Bongiorno – è per proseguire il dialogo fino alla fine, magari prevedendo un impegno del Libero Consorzio”. Dello stesso avviso anche Pagoto, secondo cui l’elezione di uno dei sindaci del territorio alla presidenza dell’ex Provincia potrebbe aprire nuovi scenari rispetto alla gestione commissariale. Tra le ipotesi ancora in gioco, la possibilità che il Libero Consorzio acquisti una parte delle quote di Airgest che la Regione ha messo in vendita nei mesi scorsi.
Presenti all’incontro tenutosi presso la sede di Confindustria, oltre ai rappresentanti dei Comuni, anche i deputati regionali Girolamo Fazio e Mimmo Turano, la senatrice Pamela Orrù e il presidente della Camera di Commercio Pino Pace. Nel frattempo, prosegue anche sul futuro dello scalo di Birgi la “guerra di nervi” tra il sindaco di Trapani Vito Damiano e il suo predecessore Fazio. Di fronte alle dichiarazioni del primo cittadino, che aveva bacchettato i deputati regionali, accusandoli di scarso impegno sulla vicenda, il deputato regionale di Uniti per il Futuro. «La veemenza con la quale Damiano si scaglia contro la deputazione regionale e contro la stessa Regione siciliana a proposito delle azioni di queste ultime riguardo il sostegno all’Airgest, all’azione di comarketing ed i rapporti con Ryanair – dice Fazio – non impressiona e appare piuttosto come una sorta di scusa preventiva. Intanto perché non è chiaro nella sua richiesta di incontro con il presidente Rosario Crocetta che tipo di proposta concreta intende avanzare o che tipo di assicurazioni intende raccogliere. La Regione ha già fatto quello che doveva e poteva fare con i limiti imposti dal rispetto della normativa europea sugli aiuti di stato».
Sul futuro dello scalo di Birgi si esprimono anche i segretari della Cisl e della Fit Cisl Daniela De Luca e Giovanni Montana segretario Fit Cisl Trapani, che invitano Regione, Comuni, associazioni industriali e società che gestiscono le infrastrutture ad allestire “un coordinamento statale, per sfruttare al meglio le risorse europee nazionali e regionali, e programmare insieme opere e progetti usando strumenti come il Patto per il Sud, per lo sviluppo del Distretto Nord occidentale dell’isola”. In particolare, i due sindacalisti auspicano la creazione di un unico Polo aeroportuale della Sicilia occidentale, per il quale sarebbe necessario “un attraversamento ferroviario veloce frequente e stabile tra i due aeroporti, anche con l’elettrificazione della tratta tra Cinisi e l’aeroporto Birgi”.