Continuano le visite “istituzionali” del presidente del Consiglio comunale di Marsala Vincenzo Sturiano, che assieme al vicepresidente Arturo Galfano si è recato alla Casa di Riposo “Giovanni XXIII” di via Alcide De Gasperi. Motivo della visita le notizie circolate in questi giorni a Marsala circa il fatto che la “Giovanni XXIII” rischia la revoca della convenzione che comporta l’accreditamento delle somme dovute per l’ospitalità ad extracomunitari. Da quanto nei locali dell’Ipab sono stati accolti i richiedenti asilo, questo servizio rappresenta una consistente fonte di entrata per la struttura. La Casa di Riposo, come ci hanno confermato i commissari straordinari che si sono succeduti negli ultimi anni, è indebitata. La presenza di questi ospiti e il conseguente finanziamento per il loro sostegno, hanno determinato che le asfittiche casse della Casa di Riposo Giovanni XXXIII abbiano potuto tirare la classica boccata d’ossigeno proprio grazie all’ospitalità offerta agli immigrati. A far temere la revoca della convenzione, secondo quanto emerso nel corso del sopralluogo, la precarietà strutturale in cui versa la Casa di Riposo. Già nelle scorse settimane ci eravamo occupati di questo problema e del necessario intervento che occorre nella struttura. Secondo le prime valutazioni compiute dai tecnici, gli interventi urgenti ammonterebbero a circa circa 50-60 mila euro. Addirittura si paventa che senza questi interventi urgenti, la struttura non potrà essere più idonea per ospitare gli ospiti nordafricani. Nel corso dell’incontro Il presidente Enzo Sturiano e il vicepresidente Arturo Galfano hanno assicurato i vertici della Casa di Riposo che si faranno promotori, entro la prossima settimana, di un incontro al comune tra il sindaco Alberto Di Girolamo, i capigruppo consiliari e il commissario straordinario Franco Mannone, per decidere gli interventi che sono necessari per scongiurare la revoca della convenzione e il prosieguo dell’ospitalità agli extracomunitari. Ospitalità che ha consentito negli ultimi anni alla struttura non solo di sopravvivere, ma anche di cominciare a ripianare una parte dei debiti accumulati negli anni precedenti. “Ho ricevuto nei giorni scorsi una proroga prefettizia che scadrà il prossimo 30 settembre – ci ha detto il commissario straordinario dell’Ipab Franco Mannone -, per quella data se non saranno stati effettuati i lavori, i richiedenti asilo dovranno trasferirsi altrove e la Giovanni XXIII perderà la convenzione”. Per quanto attiene i lavori urgenti riguardano la parte di proprietà comunale, l’altra metà della struttura è invece dell’Ipab. “Si tratta di intervenire urgentemente nei locali che sono adibiti a servizi igenici – ci ha detto Mannone – e inoltre effettuare una ritinteggiatura dei locali”. L’Ipab al momento ospita circa 50 migranti. Gli ospiti “tradizionali” sono invece 32. Ad essi vanno aggiunte alcune famiglie che usufruiscono della struttura in qualità di centro di accoglienza.
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