L’incanto che avvolge il visitatore della Riserva dello Stagnone emoziona, intriga. Stimola gli animi sensibili, i creatori di bellezza che si nutre della stessa natura che circonda la Laguna, le saline. Ed è qui, a Marsala, città natale, che Angela Trapani concretizza il suo progetto avviato dieci anni fa. Era infatti il 2006 quando l’artista delle semisfere presentava a Milano un’installazione dedicata alla “via del sale”. Ora, quell’evocazione in terra lombarda torna nella terra d’origine, all’inizio del viaggio. “Volume di Sale” è il nuovo lavoro che Trapani svilupperà nelle Saline Ettore Infersa, lungo le vasche che circondano il Mulino. “È la prima opera di land art sul territorio marsalese e che coinvolge gli stessi salinari – afferma Angela Trapani -. Inoltre, sarà realizzata nel massimo rispetto dei tempi della natura stessa”. L’evento si realizzerà all’inizio di agosto in assoluta coincidenza col periodo di raccolta del sale.
Non sarà un intervento invasivo, ma ecologico, poiché il sale raccolto si inserisce nella filiera produttiva della salina e in questo modo l’installazione si dissolve. In definitiva, la semisfera che Angela Trapani ci farà ammirare chiude un percorso scandito dal ritmo più congeniale all’uomo, quello naturale. E, alla fine, sarà quella “mammella” – contrapposta alla sagoma trapezoidale dei cumuli – a certificare che il sale è “il latte del mare”. I testi sono di Getulio Alviani e Alessandro Buganza a cura di Rosa Gandolfo e Itinera Lab in collaborazione con Famiglia D’Alì Staiti , SOSALT SpA, Andrea Sammartano, Mario Ottoveggio, Jole Cascio, Peppino Briuccia, Tommaso Putaggio.