Emergenza rifiuti, appello del sindaco ai marsalesi: “Situazione drammatica. Occorre differenziare di più”

redazione

Emergenza rifiuti, appello del sindaco ai marsalesi: “Situazione drammatica. Occorre differenziare di più”

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domenica 17 Luglio 2016 - 11:11

Lo smaltimento del residuo secco accumula ritardi anche a Marsala, a causa della Regione Siciliana che non ha trovato e non trova soluzioni riguardo all’emergenza rifiuti e che nel giro di pochi giorni ha creato il caos anche a Marsala, i cui mezzi per il trasporto dell’indifferenziata vengono dirottati un giorno a Borranea e l’indomani a Lentini. Alla luce di ciò, nei giorni scorsi dall’amministrazione era venuto già un primo invito ai cittadini a ridurre quanto più possibile la quantità di rsu. Ma la situazione nelle isole ecologiche, comincia a diventare critica.

Da qui il nuovo appello lanciato ai cittadini dal sindaco Alberto Di Girolamo.

Cari cittadini per colpa della Regione – che in questi anni non è riuscita a trovare un sistema per smaltire i rifiuti – e di tanti comuni dove la raccolta differenziata è assente o parziale, molte città siciliane stanno diventando delle discariche a cielo aperto. Anche Marsala, nonostante gli sforzi quotidiani che stiamo facendo e con una raccolta differenziata intorno al 45 %, sta subendo le conseguenze di questa incresciosa situazione. La Regione, da pochi giorni, ci ha autorizzato a smaltire solo 54 tonnellate al dì, trasportando i rifiuti nella discarica di Borranea (Trapani). Noi produciamo quotidianamente intorno a 70/80 tonnellate di RSU. Vista la drammatica situazione, Vi invito accoratamente a differenziare sempre di più e meglio, in modo da ridurre l’RSU e non superare il quantitativo autorizzato. Solo così avremo meno rifiuti per strada e nelle isole ecologiche, tenuto conto che riusciamo a smaltire regolarmente le altre tipologie: plastica, carta/cartone, vetro/metalli e umido. Noi continuiamo a lavorare incessantemente per quanto di nostra competenza, al fine di ridurre i disagi che si stanno creando per colpa di altri”.

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