Il TAM proclama “Lo Stato d’Assedio”

redazione

Il TAM proclama “Lo Stato d’Assedio”

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sabato 16 Luglio 2016 - 12:52

L’atteso appuntamento estivo con il teatro impegnato e visionario del regista Massimo Pastore si svolge quest’anno il 16 e il 17 luglio presso il Giardino d’Infanzia di Marsala (di fronte al Circolo Velico)alle 21,15.Ad attenderci, l’ultima fatica degli attori del TAM, che metteranno in scena lo spettacolo in tre parti di Albert Camus “LO STATO D’ASSEDIO”. E’ la prima volta che viene presentato al pubblico un testo così poderoso e possente, denso di profondità e significato, che sotto il paradigma neanche tanto celato di un Potere oppressore e umiliante, lancia invettive contro una società morta e silente come la nostra, e spinge alla ribellione chi ha ancora testa e cuore per portare avanti le proprie idee e la propria personalità, spesso mortificate dal qualunquismo imperante.

Tutto comincia con una cometa nella città di Cadice…gli abitanti, presi dalla frenesia, gridano al sortilegio, alla calamità, alla fine del mondo. Non passa molto tempo ed ecco giungere all’improvviso due misteriose sconosciute. Chi saranno? Cosa vorranno? Perché sono lì a reclamare il potere sulla città? Ambigue e implacabili, la prima si presenta come la Peste, l’altra come la sua zelante Segretaria… e i loro terribili effetti non tarderanno a manifestarsi.La prima comanda, l’altra esegue. La prima contagia, l’altra, con modi sornioni, fa morire.

Ma non tutto è così schematico, in questa pièce che per definizione dello stesso Camus “fonde tutte le forme di espressione drammatica”. La Peste non è solo l’atroce malattia che devasta corpi, volti e anime, ma innalza palazzi, amministra uffici, dà la stura a tutta una serie di assurdi, complicati, ma soprattutto inutili provvedimenti, formulari e iter burocratici. Rappresenta alla massima potenza( e portandola all’esasperazione) tutta l’ottusità e la prepotenza del Potere becero e deturpante, marcio e pieno di stridenti “non-sense” di certi regimi(non a caso quest’opera fu scritta da Camus per denunciare gli obbrobri della dittatura franchista).E la Segretaria ,che l’accompagna con sussiego e disincanto, ma sempre con un pizzico di sadismo e cattiveria, altri non è che la Morte…l’”antica e suprema Morte”, che porta avanti la sua missione alternando ironia e malinconia; una missione nata all’alba dei tempi a cui non si può sfuggire, e che non finirà mai fin quando l’uomo emetterà il suo primo vagito. La popolazione cade sotto i colpi della sua mannaia, certuni reagiscono, altri si sottomettono, alcuni, come lo”scemo del paese” Nada, si assoggettano cercando di vendere cara la pelle. Ma anche la Morte, talvolta, non è invincibile. In città ci sono due innamorati, Diego e Vittoria.Il loro amore è puro e sincero, profuma di acqua chiara, di fiori e di cedro, scorre naturale come una cascata, alimenta i loro corpi e le loro speranze. Sono l’antitesi per eccellenza della Morte solitaria e sterile, che si lascerà intimidire dalla loro passione ,dalla loro tenerezza, dalla loro purezza e abnegazione. Ma il destino, putroppo, richiederà anche a loro uno scotto da pagare…

Il sacrificio sarà devastante ,inimmaginabile ,ma necessario…e questa volta anche la Morte piangerà le sue lacrime, anche lei proverà dolore di fronte a prova così semplice e così immensa…perché, alla fine della fiera,perfino “la terra è dolce a chi l’ha amata”(Cit)

 Gli interpreti sono: Sofia del Puglia,Marta Marino,Giovanni Lamia,Alessia Angileri,Giuseppe Pantaleo,Luca Ingrassia,Carlo Guarrasi,Danilo Di Girolamo,Bianca Luna Misso,Sara Russo,Gaspare Grimaudo,Palmira Iorio,Nicoletta Vaiarello,Alessandra De Vita,Stefano Romano,Davide Pastore,Yves Riccaldone.E con l’amichevole partecipazione di Diana D’Angelo.

Simona Linares

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