Non verranno erogati i contributi annuali per gli studenti della scuola media. Si tratta della somma, intorno ai cinquanta euro, che veniva data alle famiglie per l’acquisto dei libri di testo. Per la verità, il denaro non essendo per motivi burocratici immediatamente disponibile, finiva per diventare una sorta di credito fiduciario tra cartolibreria e utenti. A saldo sarebbero arrivate le somme e i beneficiari avrebbero pagato il debito. “E’ sempre andata cosi – ci ha detto Domenico Licciardi, titolare di una cartolibreria nel centro di Marsala -, da qualche settimana abbiamo appreso che le somme non saranno più erogate. Nel frattempo noi avevamo, per agevolare i nostri clienti, fornito i libri per un importo che comprendeva il contributo. Ora non tutti i clienti sono a conoscenza e altri si affidano alla “fatalità” aspettando che accada qualcosa. Noi intanto abbiamo anticipato il pagamento dei libri. Dal prossimo anno è chiaro che non consegneremo più libri a credito. Abbiamo il dovere di tutelare le nostre attività”.
Da fonti interne Marsala Schola, che gestisce per conto del comune il comparto, fanno sapere che si sono visti costretti ad operare il taglio per la decurtazione dei trasferimenti operati dal comune con lo scorso Bilancio. “Presenterò sicuramente una interrogazione sull’argomento – ci ha detto Michele Gandolfo del gruppo socialista -, non è possibile che si operino dei tagli lineari finendo per penalizzare le fasce più deboli della cittadinanza. E dire che Marsala Schola o meglio il suo scioglimento, faceva parte del programma della nostra maggioranza e invece non se ne sta facendo nulla”. Sulla penalizzazione che subiscono i titolari delle librerie è intervenuta un’altra esponente della maggioranza che sostiene il sindaco Alberto Di Girolamo. “Dobbiamo cercare una soluzione per quanto è accaduto – ci ha detto Linda Licari di Cambiamo Marsala -, c’è gente che per aiutare i propri clienti anticipando fondi, ora rischia l’indebitamento della propria attività. Per il futuro invece, se occorre cambiaremo il regolamento. Capisco i tempi di crisi, ma non tutti possono pagarla allo stesso modo. Una amministrazione di sinistra deve tutelare i più deboli. Chi è senza reddito da diverso tempo o chi ha un reddito molto basso non può pagare i libri per i figli che vanno mandati comunque a scuola. Vedremo di intervenire già nel prossimo bilancio”.