Le opere “divaganti” di Alessandro Bazan al Convento del Carmine a cura di Sergio Troisi

redazione

Le opere “divaganti” di Alessandro Bazan al Convento del Carmine a cura di Sergio Troisi

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mercoledì 06 Luglio 2016 - 16:32

Un divagare circolare fra temi, figure e stilemi del Novecento; la contaminazione dei repertori e un andamento “jazzato” per suggestioni figurative da rintracciare anche in opere del passato, non soltanto recente, che ribadiscono la centralità della pittura. S’intitola “Alessandro Bazan. Divagante” ed è la mostra a cura di Sergio Troisi che l’Ente Mostra di Pittura “Città di Marsala” organizza dal 16 luglio – inaugurazione alle ore 18.30 – al 16 ottobre 2016. Nelle sale del Convento del Carmine saranno esposte circa 35 opere di Bazan (Palermo 1966) realizzate dal 1999 ad oggi: una prima sostanziosa antologica, inclusi numerosi inediti,che documenta oltre quindici anni di attività di uno degli interpreti di rilievo della pittura italiana contemporanea ed esponente – insieme a Francesco De Grandi (protagonista di una esposizione a Marsala nel 2014, sempre curata da Troisi), Andrea Di Marco e Fulvio Di Piazza – della cosiddetta Scuola di Palermo.

Spiega il curatore: “È anche attraverso questo sistema di rimandi che Bazan va assemblando da quasi un quarto di secolo la propria personalissima iconografia, immettendo tutti quei riferimenti nel paesaggio di una dimensione quotidiana tanto, in apparenza, risolta su un registro basso e ironico, quanto, in realtà, smagato, deviante, saturo di insidie e di trappole”. Di scena a Marsala saranno dunque quelli che il curatore definisce “continui cortocircuiti tra cultura alta e bassa” che hanno caratterizzato certa produzione degli anni ’90 della Scuola di Palermo, gli anni in cui Bazan metteva a punto i propri processi figurali: segno, colore, la componente ironica, l’andamento jazzato e l’esibizione a tratti persino spavalda della gratuità dell’immagine. Troisi sottolinea poi il tema della “contaminazione dei repertori e l’ibridazione dei generi” considerati solo il “pre-testo di una operazione condotta sul corpo stesso della pittura”. Alla mostra, realizzata con il contributo di ElenkArt, è dedicato un catalogo Glifo Edizioni, foto di Alessandro Di Giugno e Giacomo D’Aguanno. Questi gli orari di visite al Carmine: dal martedì alla domenica: 10-13 e 19-21. Chiusi tutti i lunedì, compreso Ferragosto. Biglietti: intero 3 euro. Gratis: studenti, disabili e over 65.

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