Hanno protestato questa mattina davanti la Prefettura i lavoratori del Consorzio di bonifica di Trapani, che chiedono la riforma del comparto. Il sit in si è svolto nell’ambito delle manifestazioni di protesta organizzate in tutta la Sicilia da Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil regionali per chiedere al Governo Regionale inoltre l’abrogazione dell’art. 47 della legge regionale 9 del 2015 che diminuisce progressivamente il contributo della regione con conseguente aumento dei canoni irrigui per gli agricoltori, l’avvio di un progetto di difesa del territorio regionale dal rischio idrogeologico con l’utilizzo dei lavoratori delle garanzie occupazionali oltre il limite previsto.
“Il Consorzio di bonifica trapanese – affermano Cristian Marino, Giacometta Giacalone, Massimo Santoro, Giuseppe Casabella e Tommaso Macaddino per Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil Trapani – si trova ormai in una situazione di insostenibilità. Il personale è sottodimensionato di circa cento unità rispetto a una pianta organica che ne prevede 176, con un territorio attrezzato da gestire di 20 mila ettari sui comuni di Trapani, Paceco, Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano e Campobello di Mazara. I lavoratori non possono pagare le scelte folli del Governo regionale che non fa altro che tagliare risorse. Stando così le cose non saremo più in grado di erogare il servizio. Chiediamo pertanto agli amministratori siciliani di rivedere le proprie scelte e, dunque, pensare a una riforma del settore che tuteli giustamente territorio, lavoratori del Consorzio e agricoltori”.
Una delegazione di lavoratori del Consorzio di bonifica di Trapani in mattinata è stata ricevuta dal Prefetto Leopoldo Falco che ha ascoltato i disagi vissuti dalla categoria.
Cronaca