Il Rotary Marsala incontra i club giovanili del territorio e affronta la tematica dell’Agroalimentare

redazione

Il Rotary Marsala incontra i club giovanili del territorio e affronta la tematica dell’Agroalimentare

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martedì 07 Giugno 2016 - 16:55

Il Rotary Club Marsala, nei giorni scorsi, ha incontrato i club giovanili patrocinati: l’Interact Club Marsala, che raccoglie i giovani tra i 13 ed i 18 anni di età ed il Rotaract Club Marsala che accoglie giovani dai 18 anni fino ai 30. Tutti si riconoscono nei valori rotariani di pace, amicizia e servizio. All’incontro hanno partecipato anche i due studenti meritevoli che sono stati sponsorizzati al R.Y.L.A. 2016 dal Rotary. Il R. Y. L. A. – Rotary Youth Leadership Award è il programma annuale che il Rotary Distretto 2110 Sicilia e Malta dedica ai giovani che si sono particolarmente distinti negli studi o nelle proprie attività. Quest’anno si è tenuto a Palermo dal 13 al 18 marzo scorso ed ha avuto come argomento topico “Una Nuova Leadership per ripensare il futuro” con un accento sulla comunicazione e sulle potenzialità del patrimonio artistico siciliano. Nel corso dell’incontro, il socio Giuseppe Abbate ha relazionato sul tema “Protocollo del Ministero delle Politiche Agricole per il finanziamento della filiera agroalimentare”, con l’obiettivo di fare dell’agricoltura e dei suoi prodotti uno dei volani principali della ripresa economica del paese.

“Ci sono i piani di sviluppo regionale che mettono a disposizione, attraverso bandi, importanti risorse economiche – afferma Abbate – ed il primo protocollo di intesa con uno dei principali istituti di credito del Paese, che ha stanziato un plafond di 6 miliardi di euro in tre anni per l’intero settore di cui 2 miliardi di euro per la sola Sicilia. La somma di questi sforzi, se ben sfruttata, creerà nel periodo di riferimento un notevole sviluppo occupazionale, un aumento degli investimenti nel settore ed un incremento dell’export”. Al relatore ha fatto eco il Presidente del Rotary Marsala, Giovanni Conticelli: “I nostri giovani non hanno più la necessità di andare a cercare occasioni di lavoro altrove ma possono investire le proprie energie ed i propri capitali nell’agricoltura che oggi a tutti gli effetti non può più ritenersi un ripiego ma un’attività altamente professionale e remunerativa”.

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