Numerose le testimonianze di cordoglio da parte delle istituzioni, del mondo politico e sindacale in seguito alla notizia della morte del maresciallo Silvio Mirarchi, vicecomandante della Stazione dei carabinieri di Ciavolo. A pochi minuti dalla notizia del decesso, si sono registrate le prime prese di posizione (di cui abbiamo scritto già ieri) da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, del deputato regionale Antonella Milazzo, del sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, del presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano e del segretario dell’Udc Giovanni Sinacori.
Anche il Ministro degli Interni Angelino Alfano ha voluto dire la sua sulla vicenda: “I Carabinieri, ancora una volta pagano un alto tributo per portare alta la bandiera della legalità e garantire la sicurezza dei cittadini e dello Stato, anche a rischio della vita. Per questo loro modo di operare, per la loro generosità e per la loro passione, li sentiamo particolarmente vicini e ogni dolore che colpisce la famiglia dell’Arma, è il nostro”.
“Profondamente addolorato” si è dichiarato il capo della Polizia Franco Gabrielli, che ha espresso il suo cordoglio al comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette e profonda vicinanza ai familiari della vittima che hanno perso il loro congiunto nel “vile agguato“. “Ancora una volta – ha sottolineato Gabrielli – un uomo delle Istituzioni viene colpito, pagando con la vita, il proprio impegno per la tutela della legalità e del vivere civile“.
La senatrice Pamela Orrù si è detta “molto turbata”, manifestando la sua “vicinanza alla famiglia del Maresciallo Mirarchi così gravemente e ingiustamente colpita” ed esprimendo “la massima solidarietà all’intera Arma del Carabinieri. Colpire un rappresentante delle forze dell’ordine, che ogni giorno, incuranti del pericolo, tutelano la nostra quotidianità – ha rimarcato la senatrice Orrù – è un atto vile ed insopportabile”.
Solidarietà all’Arma dei carabinieri e alla famiglia del maresciallo Silvio Mirarchi anche dal presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone: “Ancora una volta, purtroppo – afferma Ardizzone – la Sicilia piange un servitore dello Stato, ucciso mentre svolgeva il proprio dovere“.
Queste invece le parole del deputato regionale Paolo Ruggirello: “E’ un lutto per le istituzioni. Se ne va un servitore dello Stato nell’atto di svolgere con grande responsabilità il suo compito, ovvero garantire la sicurezza. Il crimine ha fatto un’altra vittima; E’ un fatto inaccettabile. Esprimendo il mio cordoglio alla famiglia di questo eroe, e voglio manifestare la mia solidarietà a tutti gli agenti delle forze dell’ordine per il lavoro che svolgono quotidianamente e per quello che stanno facendo nel voler rintracciare l’autore di questo vile gesto. Ricordate che non siete soli!”.
Il sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone: “Oggi è la festa della Repubblica Italiana. Ma va detto che in questa parte d’Italia più che una festa è una guerra che combattiamo a mani nude per difendere quei valori di democrazia, libertà e legalità. L’uccisione del maresciallo dei carabinieri Silvio Mirarchi, colpito nelle ultime ore alle spalle durante un appostamento, ne è la triste ed ennesima dimostrazione. Sappiano i rappresentanti e le alte cariche dello Stato – quelli che oggi esprimono facili e rituali parole di cordoglio – che da queste parti le forze dell’ordine sono state lasciate a combattere e difenderci con armi impari. In questi anni da sindaco, in particolare, mi hanno sempre fatto sentire la loro vicinanza i carabinieri di Marsala e Petrosino. Tutti, li conosco tutti oramai. E conosco bene la dedizione e la preparazione della loro guida: il giovanissimo e valoroso capitano Carmine Gebiola. È principalmente grazie a loro se ci siamo fatti coraggio. Sempre presenti e pronti ad intervenire ogni volta che abbiamo subito un attacco alla legalità e alle istituzioni. E tutte quelle volte, di giorno o di notte, che abbiamo avvertito un sussulto per la nostra stessa incolumità. Ho visto uomini e donne lavorare con turni massacranti, senza mezzi e nemmeno una paga decente. In caserme fatiscenti e personale ridotto a pochissime unità rispetto ad una presenza della criminalità sempre più devastante. Ho visto i loro volti di imbarazzo e rabbia davanti ad una nuova legge o ad una nuova sentenza che ha mortificato anni di indagini e lavoro. Più che esprimere un doveroso cordoglio dovremmo chiedere SCUSA per come li abbiamo lasciati lavorare. Dovremmo mostrare anche a loro che l’Italia è una Repubblica per cui la vale pena battersi e festeggiarne il trionfo dei suoi principi fondanti”.
L’Unione provinciale del Partito Democratico di Trapani: “Siamo vicini ai Carabinieri colpiti da questo grave lutto e a tutte le forze dell’ordine che ogni giorno difendono i cittadini da una criminalità sempre più cruenta”
Il Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia Gioacchino Veneziano, ha espresso la propria costernazione: “Non posso che affermare che l’indegna imboscata perpetrata nei confronti di un tutore dell’ordine deve essere perseguita senza indulgenza e che i responsabili di questo atto abietto possano essere assicurati alla giustizia nel più breve tempo possibile”.
La Uil Trapani si unisce al dolore per la morte del maresciallo: “la Uil tutta – afferma il segretario generale Eugenio Tumbarello – esprime profonda vicinanza ai suoi familiari. Un uomo delle Istituzioni è stato colpito e ha dato la vita per il proprio impegno in difesa della legalità e per il vivere civile“.
“Siamo vicini – dicono il segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona e il segretario della Camera del Lavoro di Marsala Piero Genco – alla moglie, ai figli, ai colleghi e all’intera Arma dei carabinieri. La tragica morte del sottufficiale Mirarchi sconvolge Marsala e l’intera provincia trapanese e dimostra, ancora una volta, quanta illegalità e quando traffico di droga ci sia sul territorio, e in particolare in quello marsalese. Il Governo non può e non deve lasciare da sole, attraverso la riduzione di uomini e mezzi, le forze dell’ordine impegnate nelle incessanti attività di controllo e tutela del territorio e nella repressione della criminalità e della mafia”.
Solidarietà all’Arma anche da parte della Cisl Palermo Trapani per voce del segretario Daniela De Luca e del responsabile della sede di Marsala Antonio Chirco. “Il maresciallo Mirarchi come tanti altri uomini delle forze dell’ordine è un grande esempio di impegno contro ogni forma di illegalità che ancora soffoca i nostri territori, le nostre società, la nostra economia. Per questo siamo grati per l’azione di contrasto messa in campo ogni giorno da questi uomini“.
L’affondo più duro arriva però dalla segreteria regionale del sindacato Polizia Nuova Forza Democratica che rivendica le ripetute denunce in merito all’allarme sicurezza nel trapanese e alla carenza di uomini e mezzi. “Proprio in questi giorni ci sono stati i trasferimenti ministeriali e a Marsala non è arrivato un solo poliziotto”, scrivono dal sindacato PNFD evidenziando come da molti anni il commissariato di Marsala si ritrovi a coprire un territorio vastissimo “che va da una parte di Marausa fino a Petrosino e copre una popolazione di 100.000 abitanti circa” senza poter contare su nuovi innesti. Il sindacato Polizia Nuova Forza accusa inoltre di scarsa attenzione il Ministero dell’Interno “verso la crescita esponenziale del fenomeno mafioso dedicatosi anche allo spaccio di sostanza stupefacente ormai in crescita esponenziale”. “Siamo indignati – si legge ancora nella nota – perchè rispetto a tele gravissima situazione, gli uomini dello Stato vengono abbandonati a se stesso senza adeguati mezzi e strutture anche di natura investigativa finalizzati a preventivare tali azioni contro le forze di polizia come è accaduto nell’episodio in argomento”. Alla luce di ciò, il sindacato in oggetto chiede le dimissioni del Ministro dell’Interno Angelino Alfano.
Molto dettagliato l’intervento del segretario del Silp Cgil Daniele Tissone: “rispetto alle difficoltà investigative e nel controllo del territorio marsalese – nei mesi scorsi siamo intervenuti con il Dipartimento della PS affinché si potenziassero gli organici del Commissariato di Marsala -, fornendo precise indicazioni rispetto ai reati consumati su quel territorio segnalando, nel contempo, la cronica carenza di personale che affligge tale importante presidio“.
“Ciononostante – prosegue Tissone – con i recenti movimenti di personale abbiamo assistito ad una movimentazione di sole 12 unità (6 per la Locale Questura e altrettante 6 per il Commissariato di Mazara del Vallo) che non hanno riguardato, in alcun modo, detto territorio. Nella nostra richiesta avevamo peraltro segnalato che il Commissariato di Mazara disponeva di una forza di 57 poliziotti, con una popolazione di circa 55 mila abitanti rispetto al presidio di Marsala, Commissariato dirigenziale, che insiste su un territorio di ben 100 mila abitanti oltre a essere sede di Procura. Il Commissariato di Marsala, conclude Tissone, dispone attualmente d una forza organica di sole 49 unità (rispetto alle 68 previste – 23%) motivo per il quale, anche a fronte dei due conflitti a fuoco avvenuti negli ultimi giorni, ne chiediamo il potenziamento“.
Infine la nota del coordinamento provinciale di Trapani di Libera:
“Sono sotto gli occhi di tutti gli sforzi operati dalle Forze dell’Ordine del trapanese, impegnati nel fronteggiare la grave situazione di criminalità oramai diffusa. Non passa giorno che non venga riportata la notizia di una attività di indagine andata a buon fine. Se ciò è possibile lo si deve all’operato di uomini e donne delle diverse Forze di Polizia che, come il maresciallo Mirarchi, sono impegnati quotidianamente a cercare di rendere più sicura la collettività, anche a costo del sacrificio della propria vita. Certamente l’attività investigativa condotta dalla magistratura e dai colleghi del Maresciallo Mirarchi sapranno individuare i responsabili dell’atroce delitto ed assicurarli alla Giustizia. Il Coordinamento Provinciale di Libera si stringe attorno alla moglie ed ai figli del Maresciallo ed a tutta l’Arma dei Carabinieri. Nella memoria del Maresciallo Mirarchi possa trovare ulteriore vigore l’impegno nella lotta contro la criminalità, per un futuro più sereno della nostra terra”.
Anche il Rotary Club Marsala non è rimasto indifferente di fronte al gravissimo episodio di violenza che si è verificato nella nostra città. “È giunto il momento che la coscienza civile di Marsala si risvegli e dimostri di esistere ancora – ha affermato il Presidente Giovanni Conticelli -. Noi come Rotary Club siamo chiamati a dare l’esempio ed a stare per primi dalla parte della legalità e di chi serve lo Stato. Sabato saremo tutti in Chiesa Madre ai funerali del maresciallo capo Silvio Mirarchi che ha avuto il solo torto di fare il proprio dovere vivendo nella nostra città”.