Una grande manifestazione quella che si è svolta al Liceo Pascasino di Marsala lunedì pomeriggio. Accedendo alla scuola, si può notare non solo il murales realizzato dai ragazzi nell’ambito di uno dei laboratori realizzati durante l’anno, ma anche un ambiente molto “americano”. Giardini potati con piante officinali, tavoli e sedie con materiale riciclato colorato dagli studenti stessi e grandi cuscini, i ragazzi trascorrono lì le ore di ricreazione o pranzo. Questo è il Giardino dei “Giusti e delle Giuste”, che il Pascasino – all’interno del progetto “I care, I love, I share” finanziato dal Miur – ha voluto dedicare a Rita Atria, Felicia Impastato, Vito Pipitone e ai fratellini Giuseppe e Salvatore Asta, vittime e simboli della lotta alla mafia, così come ha ricordato Libera, presente con il referente locale Davide Piccione. “Si tratta di iniziative che mirano a far sviluppare nei ragazzi l’appartenenza alla scuola rendendoli protagonisti del percorso scolastico”, ci aveva detto Anna Maria Angileri, che nel corso della manifestazione ha fatto gli onori di casa.
Dopo l’inaugurazione, gli studenti hanno moderato e dialogato, con un vivo scambio di idee, con lo scrittore di originale marsalese Giuseppe Culicchia che per l’occasione ha presentato il suo ultimo libro “Mi sono perso in un luogo comune”. Come già narrato nei suoi romanzi, Culicchia, nonostante viva a Torino, è un profondo conoscitore della sua terra e ha ribadito che, al di là di ciò che non funziona nelle scuole italiane, “eventi come questo dovrebbero avere un’eco nazionale”. La scuola ha aperto anche l’Aula Biblioteca, dove i ragazzi hanno realizzato disegni con scritte ed aforismi in lingua straniera, dopo aver dedicato diverse iniziative ai libri e alla lettura. All’iniziativa, a parte studenti, docenti e personale scolastico, era presente il sindaco e la Giunta al completo, nonché il deputato regionale Antonella Milazzo. Di sera, nei campetti di calcio del “Pascasino”, si è svolta la tradizionale partita in ricordo del compianto avvocato Michele Napoli.