Il Consiglio comunale di Campobello ha aderito alla “Missione per Biagio Conte”. L’aula, stamattina, ha infatti approvato all’unanimità un atto che prevede di destinare il gettone delle presenze della seduta in favore della struttura “Speranza e Carità” che da circa 25 anni opera a Palermo, offrendo assistenza ad oltre 1000 persone senza tetto e prive di mezzi di sostentamento provenienti da molteplici aree geografiche, e che, com’è noto, è attualmente afflitta da gravissimi problemi che rischiano di compromettere il prosieguo dell’attività umanitaria fondata dal missionario laico. L’iniziativa, a cui sinora hanno aderito circa 40 comuni siciliani, è stata lanciata qualche settimana fa dal presidente del Consiglio comunale di Sant’Agata Militello e condivisa anche dal presidente del Consiglio di Campobello Simone Tumminello.
Il punto è stato presentato in aula dal consigliere comunale Mariella Tripoli, presidente della Terza Commissione, che ha dichiarato: «Attraverso questa azione, il Consiglio comunale di Campobello intende dare un segnale forte delle istituzioni contro l’indifferenza, rispondendo così all’appello lanciato da fratel Biagio, che, in una lettera pubblica, aveva manifestato tutto il suo sconforto, annunciando addirittura la volontà di lasciare Palermo, facendo venire meno un importante punto di riferimento e di sostentamento per i tanti bisognosi che improvvisamente perderebbero la possibilità di un’assistenza dignitosa». Sul punto si è aperto un dibattito, che ha visto diversi interventi, tra i quali quello del consigliere Tommaso Di Maria, che ha aggiunto: «Iniziativa lodevole, che accolgo favorevolmente. Propongo però di fare anche un’altra seduta di Consiglio comunale a scopo solidale, i cui gettoni di presenza saranno devoluti alla Caritas cittadina».
Il Consiglio comunale ha inoltre approvato a maggioranza (con l’astensione dei consiglieri Enza Zito e Giacomo Gentile), l’adozione del Regolamento per la gestione degli oggetti e dei beni rinvenuti nel territorio comunale. A illustrare il punto è stato il consigliere Giovanni Palermo, primo firmatario della proposta avanzata dalla Prima Commissione consiliare di cui fanno parte anche i consiglieri Ninetta Pulaneo, Vito Bono, Angelo Accardo, Massimiliano Sciacca e Vincenzo Giardina.
«Abbiamo voluto dotare il Comune di Campobello di uno strumento di disciplina che possa favorire il ritrovamento degli oggi smarriti nel nostro territorio, in rispondenza a specifiche norme del Codice civile. Si tratta dunque di un regolamento di fondamentale importanza per gettare le basi di una società più civile» hanno dichiarato i consiglieri Giovanni Palermo e Massimiliano Sciacca.
Alla seduta sono intervenuti anche il vicesindaco Antonella Moceri e gli assessori Pietro Pisciotta e Vito Firreri.