Insegnanti a confronto per l’inclusione in ambito scolastico di bambini con Disturbi Educativi Speciali (BES). Mercoledì scorso si è svolto a Marsala l’ultimo seminario del ciclo “Verso una cultura sociale dei BES”, che ha coinvolto esperti del settore in una serie di incontri di formazione rivolti a docenti curriculari e insegnanti di sostegno. L’iniziativa, organizzata Angela Rinaldo, referente del Centro Territoriale Risorse per l’Handicap CTRH “Mothya” di Marsala e Petrosino, ha fatto registrare il tutto esaurito ad ogni seminario, dimostrando un grande interesse sia da parte dei docenti delle scuole marsalesi sia dei dirigenti scolastici. Strategie da utilizzare e strumentazione adeguata a fronteggiare l’emergenza scolastica, derivata dalla presenza sempre più numerosa di casi BES all’interno delle classi, sono stati i principali argomenti che gli esperti chiamati a relazionare hanno fornito attraverso percorsi di alta formazione e attività laboratoriali di gruppo. “Strategie didattiche per l’inclusione” è stato il tema dell’ultimo seminario, tenuto da Maria Caccetta, psicoterapeuta cognitivo comportamentale del Centro Studi Forepsy di Roma. Sul tavolo dei relatori anche l’organizzatrice del ciclo di seminari, Angela Rinaldo; la psicologa e psicoterapeuta Rita Chianese, tesoriere consigliere dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana; e Rocco Giacalone, dirigente ASP di Trapani.
“Sono soddisfatta dell’ottima riuscita dell’intero ciclo di seminari – ha detto Angela Rinaldo -. E’ stata un’opportunità di crescita per i tantissimi docenti che hanno partecipato. Ad ogni incontro cresceva sempre più la voglia di conoscere e imparare le tecniche e le strategie da mettere in pratica con i propri alunni. Per tutti coloro che non hanno potuto partecipare, abbiamo deciso di pubblicare tutto il materiale sul sito internet del CTRH “Mothya”. Vista l’ottima riuscita dell’intero evento, speriamo nella realizzazione di una seconda edizione. Stiamo assistendo ad un cambiamento culturale e confidiamo sulla sensibilità verso questi temi da parte di tutti i dirigenti scolastici del territorio. L’inclusione scolastica dei bambini disabili e con disturbi specifici dell’apprendimento comincia dal loro inserimento nelle scuole, per poi passare all’integrazione e infine alla vera inclusione scolastica. Queste sono tre tappe fondamentali – conclude la Rinaldo – anche per il benessere di qualsiasi bambino che presenta un problema legato ad uno svantaggio sociale, economico, culturale, emotivo e linguistico.