Anche la segreteria trapanese dell’associazione Codici interviene sul caso delle bollette relative al canone idrico comunale. Nei giorni scorsi, il tema era stato al centro di interventi di vario genere da parte di esponenti politici e sindacati, che avevano portato il Comune di Marsala a prorogare i termini per il pagamento delle bollette al 30 aprile, con la possibilità di ricalcolare gli importi. L’associazione Codici, tuttavia, si sta muovendo in parallelo, attraverso un’azione legale collettiva contro l’Ente Acquedotti Sicialiani “con decine di citazioni già notificate per chiedere ai giudici di annullare le fatture spesso calcolate a forfait o in via presuntiva, (forti di alcune pronunce giurisprudenziali che si sono già espresse su questa vicenda), ma comunque con importi spropositati rispetto ai consumi effettivi delle famiglie”. “La stessa logica – spiegano gli avvocati Manfredi Zammataro e Vincenzo Maltese, rispettivamente segretario regionale di Codici Sicilia e di Codici Trapani – a quanto pare viene mantenuta per le fatture acconto 2015 per i trapanesi e per i marsalesi laddove oggi, ad aprile 2016, i mc sarebbero finanche inferiori a quelli fatturati dal Comune di Trapani chiesti per l’anno 2015. Inoltre – concludono Maltese e Zammataro – non vengono riportate neanche le date di lettura. Per questo invitiamo gli utenti a segnalarci i casi più strani contattando il numero dedicato 389 134 3729 oppure scrivendo a osservatoriolegalitatrapani@gmail.com allegando copia della fattura”.
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