Una sala gremita in ogni ordine di posto per ricordare Marco De Bartoli. Amici, conoscenti, titolari di aziende, enotecnici, amanti del vino, amministratori: in tanti hanno partecipato al Complesso monumentale San Pietro all’iniziativa promossa dall’assessore comunale all’agricoltura Nino Barraco per ricordare uno dei più geniali produttori vinicoli della storia marsalese recente, capace come pochi altri di coniugare innovazione e tradizione, produzione di qualità e rispetto per la terra. Nel corso della serata, è stato proiettato un video che ha passato in rassegna alcuni passaggi della vita di Marco De Bartoli e delle sue passioni. Un lungo applauso ha salutato il ricordo tracciato dal figlio Renato, che assieme ai fratelli sta dando continuità al lavoro fatto dal padre nella promozione del suo vino e, naturalmente, di un territorio che inevitabilmente lega il suo nome e il suo destino a questo prodotto. Oltre all’assessore Nino Barraco, sono intervenuti Giancarlo Gariglio (curatore della Guida Slow Wine), Francesco Sultano (chef stellato), Franco Rodriquez (vice presidente regionale dell’associazione italiana sommelier), Antonella Ingianni (fiduciaria della condotta Slow Food di Marsala), Ercole Alagna e Giusto Occhipinti (produttori vitivinicoli), Salvatore Cusimano e Davide Paolini (giornalisti) e l’assessore regionale all’agricoltura Antonello Cracolici.“Marsala deve molto alla sua caparbietà e tenacia, al suo amore per la vigna – ha sottolineato il sindaco Alberto Di Girolamo nel corso del suo intervento. Nei suoi viaggi in Italia e all’estero, attraverso il vino Marco promuoveva questa città, non rinnegando mai le sue origini e rimanendo sempre autentico”. Nel corso della serata è emersa la volontà di dedicare alla memoria di Marco De Bartoli una via, una piazza o un luogo cittadino. A sentire i commenti di alcuni presenti, all’uscita dal convegno, un risarcimento doveroso ma per certi versi un po’ tardivo verso un uomo che in vita non sempre fu apprezzato come avrebbe meritato.
Immigrazione