Ieri sera, nel corso della puntata de “Il giovane Montalbano 2 – La stanza numero 2”, andata in onda su Rai Uno – e che sta riscuotendo enormi consensi di pubblico e critica – un’altra gradita sorpresa per la città di Marsala dopo la riconferma nel cast di Alessio Piazza per la seconda stagione: l’attore e regista Giorgio Magnato ha interpretato una parte dove ancora una volta ha messo in scena una grande prova teatrale. Nella serie che trae spunto dai romanzi di Andrea Camilleri, Magnato ha vestito i panni del docente di Filosofia Guglielmo La Rosa, un osso duro per il Commissario Montalbano sin dai tempi dell’Università, un test che si affaccia nel nuovo caso da risolvere, una “camurria” che fornisce un alibi al responsabile dell’incendio in un hotel in cui perde la vita un uomo. La Rosa però è tratto in inganno dalla vetrina di un negozio in cui si specchia un orologio e ciò fa cadere l’alibi per la notte in cui si è consumato il reato. Simpatico siparietto con Riondino/Montalbano che gli dice di “prenderla con filosofia”, “Filosofia un corno!” grida Magnato/La Rosa. Una spalla di tutto rispetto per il protagonista Michele Riondino. Giorgio Magnato, direttore della Compagnia d’Arte drammatica Lilybaeum che domenica scorsa ha portato in scena al Complesso San Pietro il recital in prosa e poesia dal titolo “Antologia”, scritto proprio dall’attore e regista marsalese, è nato a Giulianova ed è stato nominato commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il 2 giugno 1992. Si tratta del primo riconoscimento fra gli Ordini nazionali, destinato a “… ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”. Una famiglia di artisti quella di Giorgio Magnato. Il fratello Mimmo, anch’egli attore e regista, scomparso nel 2011, dal 1982 era stato protagonista della stagione d’oro della compagnia “Teatro Città” di Treviso, diretta da Luisa Netto. L’altro fratello, Vittorio Magnato, scomparso nel 2012, ha avuto anche lui un passato nel teatro ma ha intrapreso la carriera militare divenendo generale. Il quarto fratello, Aldo, che vive a Il Cairo, è un maestro di musica e, tra le sue attività, ha diretto la Cairo Opera House Choir nel “The Twelve Dreams of the Sun” uno dei più grandi concerti di Jean Michel Jarre tenutasi nelle Piramidi di Giza in Egitto, un evento seguito da 120mila persone. Anche Aldo Magnato ha ricevuto, nel 2002, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia dalla Presidenza della Repubblica Italiana. [ c. m. ]
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