Continuano le code ai passaggi al livello su tutto il territorio marsalese. Nelle scorse settimane avevamo riportato la notizia di proteste da parte degli automobilisti. L’eco di questo disservizio era giunto anche a palazzo del Municipio. Il sindaco Alberto Di Girolamo era intervenuto con i vertici di RFI Sicilia, il presidente Dario Lo Bosco, e il Direttore della Società che gestisce la rete ferroviaria nell’isola Giuseppe Arcoleo, ma i passaggi a livello del territorio marsalese continuano a rimanere chiusi, al transito dei treni, per decine e decine di minuti. Oggi il primo cittadino è tornato a protestare con i vertici della società di trasporto su binari. “Siamo all’assurdo – sottolinea deciso Alberto Di Girolamo. La situazione delle lunghe attese davanti ai passaggi a livello non solo non è migliorata ma, al contrario, estremamente peggiorata. Le ultime disfunzioni (in ordine di tempo) che ci sono state segnalate si sono verificate nella zona del Cimitero dove le barriere mobili di sicurezza vengono, spesso, chiuse dai comandi elettronici a distanza, 30/40 minuti prima del passaggio dei treni in transito sulla tratta Castelvetrano-Trapani. Tutto ciò causa lunghe file di auto i cui conducenti spesso si spazientiscono. Questo senza trascurare che spesso la chiusura prolungata dei passaggi a livello non consente il transito ai mezzi di soccorso: ambulanze, vigili, del fuoco, polizia, carabinieri, ecc.” Oltre alla risoluzione del problema, il sindaco chiede anche un incontro per discutere di altri problemi quali ad esempio quello della pulizia delle zone dove sono dislocate le rotaie. “Il silenzio di Rfi di Sicilia ci lascia perplessi – continua il sindaco -. Ci attendevamo di essere convocati dal Presidente e dal Direttore di Rfi ma fin nessun cenno di riscontro alla nostra nota. Tutto ci ha spinto a reiterare la nostra richiesta con più fermezza. Non è assolutamente consentito nel 2015 con l’automazione dei servizi attendere ad oltranza davanti ad un passaggio a livello. Se non ci verranno date risposte chiare e, soprattutto, assicurazioni sulla risoluzione del problema ci rivolgeremo direttamente a Roma”.
Cronaca