Anche il territorio trapanese viene tirato in ballo nell’ambito della vicenda che ha visto l’ex assessore regionale alla salute Lucia Borsellino scontrarsi con alcuni esponenti della sanità siciliana e con i loro referenti politici. Con una nota inviata ai magistrati di Palermo il 12 luglio dello scorso anno, la Borsellino informò l’autorità giudiziaria di aver subito pressioni da parte dei deputati regionali del Megafono Nino Oddo (trapanese) e Giovanni Di Giacinto (palermitano) affinché intervenisse sul direttore generale Fabrizio De Nicola per agevolare la nomina a direttore sanitario dell’Asp di Trapani di Giacomo Sampieri, carica attualmente ricoperta da Antonio Siracusa. Coinvolto nell’inchiesta giudiziaria abbattutasi lo scorso anno sull’ospedale Villa Sofia, Sampieri si era visto revocare l’incarico dalla Commissione Sanità, d’intesa con la stessa Borsellino. Contestualmente, il dirigente sanitario presentò le proprie dimissioni, ormai fuori tempo massimo.
Nel frattempo il capogruppo all’Ars di Sicilia Democratica Totò Lentini ha presentato un’interrogazione in cui invita il presidente Rosario Crocetta e l’assessore alla salute Baldo Gucciardi a rivedere le nomine dei managere della sanità per verificare se questi siano rispondenti ai principi indicati dalla legge e fatti propri dall’ Assessore Borsellino”. Lentini evidenzia infatti che, luce di quanto riportato dalla stampa, “è ipotizzabile pensare che le nomine dei manager della sanità, effettuate sotto i nefasti consigli di personaggi attualmente oggetto di indagini giudiziarie, possano essere state fatte in difformità dai criteri della legge n. 502 del 1992 che prevede tra i requisiti essenziali meritocrazia ed esperienze positive nei precedenti incarichi”.
“La sanità siciliana oggi più che mai – replica Gucciardi – ha bisogno di un supplemento di rigore, trasparenza e chiarezza: ho disposto una ispezione conoscitiva straordinaria sulle Aziende sanitarie siciliane, iniziando da quelle di Palermo, che metta in chiaro a 360 gradi l’operato dei manager, dalla gestione degli appalti fino al rispetto delle direttive del governo regionale”.