Dopo la vicenda ricostruita ieri dal nostro giornale relativa alla gestione dell’Airgest, piove ancora sul bagnato sull’aereoporto di Trapani Birgi. Il presidente della Camera di Commercio di Trapani Pino Pace ha formalizzato le sue dimissioni da coordinatore dell’accordo di co-marketing per l’aeroporto di Birgi. Si tratta di un accordo che sottoscritto da tutti i comuni della provincia per fare arrivare, in qualche modo, un sostegno economico alla società di trasporti aerei Ryanair che fa la parte del leone coprendo la maggior parte delle destinazioni da e per Birgi. Negli anni passati, su iniziativa della Camera di Commercio, di cui Pino Pace è presidente e con la “supervisione”della Prefettura, si era stipulato il patto con il quale i sindaci si impegnavano a versare ciascuno secondo una “tabella” stabilità, le somme all’Airgest. Per la verità l’impegno per quanto riguarda il 2014 è stato rispettato dai comuni con molta difficoltà, tanto che più volte il prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, aveva paventato che il patto potesse saltare. Ora arriva un inattesa lettera di dimissioni inviata ai sindaci delle provincia di Trapani, al presidente dell’Airgest Salvatore Castiglione, al prefetto Leopoldo Falco, alle associazioni di categoria, ai sindacati ed anche ai deputati regionali e ai parlamentari nazionali del collegio.“Con vero dispiacere – scrive il marsalese Pino Pace – rilevo che l’accordo non ha le condizioni per andare avanti nel percorso che si era prefisso. Lo dimostra l’ultima assemblea convocata per lo scorso 30 giugno che è andata deserta. Tanti, troppi sono stati i tentativi da me esperiti. Oggi la Camera di Commercio ritiene di fermarsi, di non poter più rappresentare un accordo che non accomuna le volontà dei suoi sottoscrittori, volontà spesso indirette, figlie di problemi che tutti i giorni attraversano i nostri enti. Colgo l’occasione per ricordare a tutti, come ampiamente discusso in sede assembleare, che rimane da risolvere l’annosa problematica dell’IVA del 22%, che non è stata ancora versata da nessuno dei sottoscrittori”. L’accordo con la società “AMS”, che si occupa del marketing della Ryanair è di 2.225.000 euro all’anno per 3 anni. Il pagamento è stato definito in 4 rate annuali. Le prime due del 215 non sono state rispettate. “AMS” si è fatta sentire e la preoccupazione è che ora la compagnia aerea irlandese sia pronta a ridurre i voli da e per Birgi. Il presidente Pace, nella sua lettera di dimissioni da coordinatore della cosiddetta “coalizione” dei sindaci apre un altro capitolo ancora tutto da definire. Quello del pagamento dell’Iva. Pace poi invita i sindaci a riunirsi entro i prossimi 8 giorni, “per la nomina del nuovo soggetto rappresentante”. Il presidente ha aggiunto che “trascorso inutilmente tale termine, la Camera di Commercio invierà formale disdetta del contratto sottoscritto con l’Airport Marketing Service Ltd per i servizi di co-marketing”. Insomma secondo quanto paventato da Pace, se i sindaci non prendono una decisione salta tutto e l’accordo verrà messo in discussione con conseguenze che ancora non si possono quantificare. Di certo il rapporto tra la Ryanair e il territorio rischia di risultare parecchio compromesso. L’Ente camerale lascia comunque aperta la porta del dialogo e Pace aggiunge che “…al fine di agevolare le attività d’accordo la Camera di Commercio rimane, comunque, disponibile, in fase transitoria, a gestire gli incassi ed i versamenti a supporto del contratto”. Secondo fonti camerali, al momento, per il 2015, sono stati versati complessivamente 263.750 euro sul totale di 2.225.000 euro. Ogni singola rata è dunque di 556.250 euro. Secondo i termini dell’accordo è andata in scadenza anche la seconda rata. I numeri parlano da soli ed aggiungono anche che mancano ancora all’appello 219.000 euro dell’anno 2014.