E’ una conquista storica per la Spagna: la lista di Podemos vince nelle principali città spagnole. Che il vento tirasse a sinistra nella penisola iberica – dopo il declino di Zapatero e le accuse a Rajoy – lo si era già tastato con le europee dove “L’Altra Europa” di Tsipras aveva fatto incetta di voti. Ora Podemos, il partito guidato dal 36enne Pablo Iglesias, muove le folle con una politica euroscettica e che porterà la Spagna quest’anno, secondo le stime, ad una crescità del 3%, ovvero 4 volte rispetto a quella italiana in perenne stallo. Questo rinnovamento a sinistra sta scuotendo l’Unione Europea. Della stessa parte Tsipras che in quanto a scetticismo dovrebbe ricevere una medaglia al pari del suo ministro Varoufakis che tenta un braccio di ferro con la Cancelliera tedesca. Vento di euro-perplessità arriva anche dall’Inghilterra, che già mesi fa aveva vissuto l’avanzata dell’Ukip che ha macinato voti su voti sui diretti avversari. Da Est ad Ovest l’Europa vacilla sotto i colpi da un lato di chi va contro la Troika, dall’altro di chi cerca di restare in piedi grazie alla potenza tedesca e all’Italia che cerca di tendere la mano alla Merkel. Ancora una volta l’asse Germania-Italia fa gioco forza. La storia sempre troppo poco insegna. Ma veniamo a noi. Anche l’Italia ha i suoi euroscettici nel Movimento 5 Stelle. Paradossalmente il Movimento fondato da Grillo e Casaleggio, è stato il primo a tracciare un nuovo percorso. Certo, a parte l’ottima prova ottenuta alle precedenti elezioni del popolo, i pentastellati ancora non hanno potuto esprimersi, visto che il Paese rimane guidato da un Governo Tecnico. Ma se qualcuno pensa che l’uragano 5 Stelle si sia placato si sbaglia di grosso, nonostante la resistenza fisica del PD e di chi ne prende le distanze come il corpo insegnante, nonostante l’avanzata di Salvini e il risveglio improvviso di Berlusconi; i 5 Stelle sono oggi l’unica vera opposizione. E c’è anche chi in Italia grida “Anche noi Podemos”, come i civatini che, scontenti della loro maggioranza, cercano di aggrapparsi invano… Anche Veltroni anni fa aveva preso in prestito lo slogan di Obama “Yes we can” e si sa come è finita. Caro Civati, più che “Possiamo” dovrebbe dire “Potremmo”…
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