Aliscafi dell’Ustica Lines fermi: le reazioni

Audrey Vitale

Aliscafi dell’Ustica Lines fermi: le reazioni

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giovedì 07 Maggio 2015 - 13:35

Sono numerose le reazioni in merito allo stop, iniziato oggi, dei collegamenti con le isole minori operato dalla società di navigazione Ustica Lines, a causa di inadempienze da parte della regione Sicilia.

Sarò sempre dalla parte dei lavoratori – afferma il senatore del M5S Vincenzo Santangelo –  E’ inaccettabile che si ricorra al licenziamento di 400 lavoratori, per la responsabilità di pochi, ognuno si assuma le proprie responsabilità ma non si tocchino i lavoratori! Una situazione che si protrae da mesi, una serie di tira e molla conseguenza di un contenzioso tra Ustica lines e la Regione Siciliana, nello specifico, il mancato pagamento delle somme che le spettano per i servizi prestati resi in conformità al bando aggiudicato dalla stessa compagnia di navigazione, lo scorso anno 2014 nell’ultimo anno. Addirittura da oggi, potrebbero  rimanere bloccati gli stessi residenti delle isole minori della Sicilia ma anche tutti i turisti o chi per lavoro dovrà raggiungere tra l’altro Trapani, Milazzo, Favignana, Marettimo, Levanzo, Stromboli, Lipari, visto che la società, che da 21 anni garantisce il collegamento con le isole minori, ha annunciato l’interruzione del servizio pubblico.  Non è accettabile che a rimetterci e a subire questi gravi disagi, saranno le comunità isolane, ma soprattutto non è accettabile che la stessa compagnia utilizzi il ricorso ad al licenziamenti di oltre 400 dipendenti del personale ai sensi dell’art. 24 della legge 223/91, per sopperire al mancato ristoro economico, dovuto dalla Regione Sicilia. Per questi motivi, ho depositato una interrogazione con carattere d’urgenza al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per sensibilizzare sulla questione lo stesso governo, anche per la tutela delle oltre 400 famiglie che dovranno subire l’ennesima beffa, anzi la consueta moda Italia a cui si rifanno le imprese e aziende , del ricorso al licenziamento. Il danno economico, lo avranno anche dal punto di vista turistico le stesse comunità isolane, che attendevano con ansia l’arrivo della bella stagione e invece adesso devono fare i conti con i disservizi che provocherà tale situazione. Mi farò portavoce di questa urgente problematica dentro le istituzioni, perché come sempre detto, il M5S è dalla parte dei cittadini e nessuno deve rimanere indietro.”

“Quest’insensato braccio di ferro tra la Usticalines e la Regione ha prodotto come risultato l’annunciata vergognosa interruzione dei collegamenti marittimi operati da Usticalines nei comparti Egadi ed Eolie – affermano Federalberghi Isole Minori della Sicilia e Federalberghi Isole Eolie  – Un risultato che ci sta arrecando dei danni notevoli e che stiamo cercando di tamponare attraverso la richiesta di corse aggiuntive a Siremar Compagnia delle Isole per garantire i servizi essenziali ai turisti e alle comunità locali. A questo punto, non ci interessa entrare nel merito di chi abbia torto o ragione in questa vicenda che ha dell’assurdo e che vede da una parte una Regione che, con le armi spuntate, paga una serie di “leggerezze” accumulate nel tempo e, probabilmente, in larga parte non ascrivibili al presente e dall’altra il cinico ragionamento di un imprenditore al quale evidentemente non conviene più rimanere in un territorio dove i parametri per l’affidamento dei servizi sono mutati rispetto a quelli decisamente favorevoli ai quali era abituato in passato. Questo nostro pensiero è confermato anche dal fatto che gli ultimi bandi – impostati applicando i nuovi parametri – per i settori Ustica, Pelagie e Pantelleria, sono andati deserti. In ogni caso, il problema va risolto con estrema rapidità. Pertanto, la nostra richiesta al Presidente Crocetta e all’Assessore Pizzo è semplice: la Regione trovi una soluzione; se non vi sono altri strumenti per precettare la compagnia a proseguire il servizio, si paghino le somme dovute al netto di quelle oggetto di contenzioso per le quali – alla luce delle indagini in corso – saranno le autorità preposte a stabilirne la congruità. Dal nostro canto, stiamo valutando con i nostri legali, oltre alla possibilità di procedere per il risarcimento dei danni procuratici, anche quella di chiedere l’intervento della Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio”.

“Avvieremo ogni forma di protesta per garantire i diritti delle nostre popolazioni e di tutti i lavoratori coinvolti – afferma  il sindaco delle Egadi, Giuseppe Pagoto –  Abbiamo mantenuto in questo periodo un atteggiamento responsabile; abbiamo creduto, assieme agli altri sindaci e alle altre comunità’ coinvolte in questa vicenda – che riteniamo davvero ingiusta – che dopo vent’anni non si potesse arrivare ad una simile decisione. Speriamo che nelle prossime ore il buon senso prevalga. Riteniamo che i cittadini delle nostre Isole non possano rimanere emarginati. Comprendiamo che oggi i problemi della Sicilia sono tanti, le risorse poche e le soluzioni forse ancora meno, ma siamo consepevoli che in alcune circostanze occorre un impegno visibile da parte di tutti e la volontà di supportare realmente, al di là delle buone intenzioni, le nostre Isole. Facciamo appello al Comandante Morace affinchè revochi la decisione di sospendere i collegamenti e riattivi il servizio e le prenotazioni. Facciamo appello al Governo regionale affinché trovi ogni utile soluzione, non soltanto per superare l’emergenza attuale ma per rilanciare l’immagine delle nostre Isole”.

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