Come avevamo anticipato ieri, è ormai definitivamente tramontata l’ipotesi di una candidatura a sindaco da parte dell’avvocato Stefano Pellegrino. Il tavolo politico coordinato da Salvatore Lombardo ha incassato la rinuncia del penalista lilibetano e si ritrova adesso a dover stringere i tempi per individuare un nome su cui puntare con decisione e intorno a cui organizzare un progetto elettorale credibile, con precise proposte programmatiche e una strategia di comunicazione adeguata. Mercoledì sera, i partecipanti alla riunione tenutasi presso studio dell’ex sindaco sono tornati a chiedere a Lombardo di candidarsi in prima persona. Sentendosi, ancora una volta, rispondere picche. Qualcun altro continua a coltivare l’ipotesi di un accordo in extremis per la candidatura di Massimo Grillo. Futuro per Marsala è vicinissimo all’accordo con il Pd, ma se Lombardo si convincesse a sostenere l’ex parlamentare dell’Udc, le cose potrebbero cambiare. Si tratta, comunque, di un’eventualità a dir poco remota.
Al momento le ipotesi più accreditate restano quelle a cui abbiamo fatto riferimento nei giorni scorsi: Paolo Ruggieri, Diego Maggio e, più defilati, Enzo Sturiano e Salvatore Ombra. Resta da chiarire se il presidente del Consiglio comunale continuerà a far parte di questo tavolo anche senza il consenso di Paolo Ruggirello e quali siano le reali intenzioni di Sicilia Democratica (rappresentata finora dall’avvocato Antonello Parrinello) e di Luigi Giacalone, che finora ha partecipato a quasi tutte le riunioni di questo gruppo, nonostante il disappunto dei dirigenti del Partito Democratico. Il segretario provinciale della CNA avrebbe dato sicuramente il suo contributo elettorale se il candidato fosse stato Stefano Pellegrino o se Lombardo si fosse messo in gioco in prima persona. Dovessero prevalere altre ipotesi, tornerebbe a sostenere Di Girolamo, puntando tutto sull’elezione di due consiglieri comunali: l’uscente Mario Rodriquez e l’ex assessore Antonella Genna.