Dopo che il Consiglio comunale, in sede di approvazione di Bilancio di previsione per l’anno 2014, ha postato 50 mila euro per l’acquisto dei presunti ruderi di Porticella, abbiamo cercato di approfondire la questione . Il sindaco Giulia Adamo il 3 gennaio del 2013, aveva nominato una commissione di esperti a seguito della segnalazione di un cittadino mazarese, Andrea Terranova, che comunicava di essere in possesso di alcuni blocchi di calcarenite lavorata che costituivano un tempo l’antica Porticella di Marsala. L’uomo affermava in una nota inviata al sindaco che era sua intenzione vendere l’antico manufatto. L’antica porta era stata demolita alla fine del 1800. La Commissione di studio, presieduta dal Consigliere comunale Arturo Galfano, doveva accertare l’effettiva natura del blocchi. Dopo quasi due anni di lavori, con sopralluoghi e studi particolari, la commissione è venuta alla determinazione “…che pur non potendo con certezza attestare che l’elemento architettonico segnalato sia, senza dubbio, la Porticella di Marsala, ritiene, tuttavia, che il materiale lapideo ritrovato possa appartenere a tale struttura architettonica…”. La commissione è giunta alla determinazione, come ha dichiarato uno dei componenti l’architetto Gaspare Bianco, alla conclusione di trasmettere il dossier conclusivo per consentire all’Amministrazione comunale “…di determinarsi in merito”. Bianco ha poi trasmesso una relazione al sindaco in cui affermava di avere individuato “presumibilmente” l’area in cui furono estratti i blocchi costituenti la porta. Precisamente in zona “Timpuni d’Oru”. Inoltre l’architetto quantificava in 30mila euro il valore del manufatto. La trasmissione dell’atto conclusivo è stata correlata da tutta una serie di allegati di natura storica (atti, fotocopie di documenti, ecc.”. Inoltre è stata data alla commissione e trasmessa alla Amministrazione comunale, una foto della presunta ricostruzione nel territorio di proprietà di Terranova, della Porticella. Ora che tutto è stato ultimato, compreso anche lo stanziamento della cifra da parte del Consiglio comunale, se l’Amministrazione e gli uffici preposti lo rinterrano, potranno acquistare il manufatto. Occorrerà poi procedere anche all’individuazione dell’esatta posizione della Porticella all’interno della piazza. Per quanto riguarda il progetto di ricollocazione, è in fase di ultimazione da parte dell’ufficio tecnico di Marsala, come ci ha informato Arturo Galfano. Non rimane che aspettare e sperare che non diventi una delle tante “incompiute” che caratterizzano il nostro comune.
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