Le porte del Liceo Statale “Pascasino” di Marsala si apriranno domani pomeriggio alle ore 17.30 per ospitare uno degli scrittori contemporanei più famosi: Giuseppe Culicchia. L’incontro – realizzato in collaborazione con la Libreria Mondadori ed il “Vomere” – si terrà nella sede di via Falcone (Sappusi) all’interno dell’Aula Magna. Per l’occasione Lo scrittore nativo di Torino ma marsalese di origine, a vent’anni dalla prima pubblicazione del suo fortunatissimo romanzo d’esordio, “Tutti giù per terra” appunto, lo ha completamente riscritto nella versione remixed, ambientandolo nella Torino di oggi. Un libro, sempre lo stesso, eppure diverso come la vita di tutti i giorni. Protagonista di quello che divenne un noto film, è sempre Walter: giovane, emarginato, spaventato dalla vita adulta. Anche lui infinitamente diverso da quello del 1994. Eppure uguale. E’ il girotondo della vita. Ci ritroviamo, alla fine, tutti giù per terra. Sempre. “Il padre di Walter, che nel ’94 lo esortava a una carriera da professionista, oggi lo vorrebbe tronista o al Grande Fratello – ha affermato Culicchia in una recente intervista –. Lui stesso, il padre, disoccupato a cinquant’anni, ha come unica ambizione essere chiamato dalla De Filippi a “Uomini e donne” per raccontare il suo misero matrimonio. Non mi è mai piaciuto il gioco del “quanto c’è di autobiografico?” in un romanzo. Non essere più un giovane scrittore aiuta. Oggi sono più distante da Walter: una distanza che ho annullato trovando l’umiltà per ascoltare la sua voce. Non la mia, ma quella di un personaggio. Anche se c’è qualcosa di uno scrittore in ogni suo personaggio”. Il Walter del 2014 rifiuta anche la tecnologia, non ha il cellulare ed è quindi un emarginato. L’altra protagonista del libro è Torino che in questo ultimo libro viene ben descritta nel passaggio delle fabbriche piene a quelle vuole, in crisi. “Oggi Torino cerca ancora un’identità, ma le fabbriche non si vedono più. Sono diventate qualcos’altro”, ha detto Culicchia. Dialogheranno con l’autore, Riccardo Rubino e gli studenti del Gruppo di Lettura del “Pascasino”.