Girolamo Anastasi a settembre tentò di rapinare il titolare di un distributore di benzina
Secondo il consulente medico nominato dal Tribunale l’imputato non sarebbe capace di intendere e di volere, ma potrebbe essere pericoloso socialmente. È quanto emerso nell’ultima udienza del processo che si sta svolgendo innanzi al Tribunale collegiale presieduto dal giudice Sergio Gulotta (a latere Iole Moricca e Tommaso Pierini) a carico di Girolamo Anastasi, 46enne che a settembre era stato arrestato dagli agenti del commissariato di polizia di via Verdi con l’accusa di tentata rapina ai danni di un distributore di carburante e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo è stato assistito dall’avvocato Francesco La Vela che in aula ha anche depositato la perizia di parte redatta dallo psichiatra Lorenzo Messina, che concorda con le deduzione del perito del Tribunale. In una delle precedenti udienze è stata ascoltata la persona offesa: Paolo Rubino, del quale sono state acquisite le dichiarazioni rese alle forze di polizia nell’immediatezza dei fatti. Ma anche in aula la parte lesa ha detto di aver notato lo stato confusionale dell’imputato. “La persona offesa ha riferito che il soggetto sembrava non essere nelle piene facoltà – ha detto l’avvocato La Vela – e in sede di ex articolo 507 ho chiesto una consulenza psichiatrica”. È stato nominato un consulente tecnico, il medico Maurizio Marguglio, che ha scritto la perizia psichiatrica. Nella prossima udienza, fissata per il 14 gennaio, è attesa la discussione finale.
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