Un’area a tutela dei Banchi sommersi dello Stretto di Sicilia, coinvolta anche l'AMP Egadi

Audrey Vitale

Un’area a tutela dei Banchi sommersi dello Stretto di Sicilia, coinvolta anche l'AMP Egadi

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giovedì 04 Dicembre 2014 - 16:12

E’ stato sottoscritto ieri un protocollo d’intesa per avviare la procedura per la creazione di un’area di speciale tutela per i Banchi sommersi dello Stretto di Sicilia.

A firmare il documento comune, presso la sede di Palazzetto Mirto a Palermo, gli enti partecipanti all’incontro di studio sul tema della “Tutela dei Banchi sommersi dello Stretto di Sicilia, organizzato dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, a cui ha aderito e partecipato anche l’Area Marina Protetta “Isole Egadi”.

L’incontro, coordinato dal Soprintendente Sebastiano Tusa, ha visto la partecipazione di Istituzioni, Enti pubblici e di Ricerca e Associazioni, che si sono confrontati in merito alla necessità di sottoporre urgentemente a forme di tutela i numerosi Banchi sommersi presenti nello Stretto di Sicilia. I partecipanti hanno sottolineato che i Banchi rappresentano il principale hot-spot della biodiversità mediterranea sull’intero Stretto, oltre che un settore del bacino ad elevata rilevanza sociale, economica e storica. Sono intervenuti, nell’ordine, Giuseppe Giaccone, già ordinario di Botanica presso l’Università di Catania, Antonio Mazzola, Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare dell’Università di Palermo, Franco Andaloro, Capo del Dipartimento per l’uso sostenibile delle risorse presso l’ISPRA, Fabio Badalamenti, Ricercatore del CNR, Michele Buffa, Dirigente del Servizio Pianificazione paesaggistica dell’Assessorato Beni culturali e Identità siciliana, Aurelio Angelini, Direttore della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, Stefano Donati, Direttore dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, Silvano Riggio, già Ordinario di Ecologia presso l’Università di Palermo.

Audrey Vitale

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