Ingrassia: “Non siamo ancora in campagna elettorale. Si lavori per la città”. E sulla Adamo: “Se si votasse a maggio e fosse assolta in Cassazione, farebbe bene a ricandidarsi”

Vincenzo Figlioli

Ingrassia: “Non siamo ancora in campagna elettorale. Si lavori per la città”. E sulla Adamo: “Se si votasse a maggio e fosse assolta in Cassazione, farebbe bene a ricandidarsi”

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giovedì 31 Luglio 2014 - 17:38

Alla seduta consiliare di mercoledì non ha partecipato per motivi di salute il consigliere Ginetta Ingrassia di Obiettivo Marsala, fino alla fine tra i più vicini al sindaco Giulia Adamo. Tuttavia, è stato letto in aula un suo messaggio in cui la Ingrassia richiama il massimo consesso civico alle sue responsabilità e mostra apprezzamento per le scelte fatte da Giulia Adamo in queste settimane.  “C’è da affrontare il bilancio e tutti gli atti propedeutici, compreso il Piano Triennale delle Opere Pubbliche – spiega il consigliere comunale di Obiettivo Marsala -. Non sarà facile. Mancando l’interlocuzione con l’organo esecutivo il Consiglio comunale è chiamato a un carico maggiore di lavoro e responsabilità, ma senza le indicazioni provenienti dall’amministrazione che in questi due anni ritengo siano state fruttuose”.

Ci sono le condizioni per un Consiglio comunale capace di fare gioco di squadra nell’interesse della città?

Più volte ho detto in questi due anni che bisognava superare gli individualismi e le visioni particolari per giungere in maniera seria e sinergica a superare tutti gli ostacoli. Spesso ciò è stato difficile, ci sono stati momenti di grande tensione e io e il collega Martinico abbiamo vissuto in molti casi un vero e proprio isolamento, anche a causa di atteggiamenti poco chiari da parte di alti gruppi. E anche dopo le ultime vicende, di chiarezza ne ho vista poca. Alla fine, l’unica a dimettersi è stata il sindaco. Io mi auguro che questa volta si potrà lavorare in accordo e sinergia. Purchè si capisca che non è ancora il momento di pensare alla campagna elettorale, bisogna continuare a concentrarsi sull’amministrazione della città.

Sono in molti a chiedersi che farà adesso Giulia Adamo. In questi giorni si è parlato di alcuni incontri politici a Marsala e Palermo e del resto, visti i consensi avuti in questi anni, risulta difficile immaginarla completamente fuori dai giochi…

Il susseguirsi degli avvenimenti di quest’ultimo mese rende difficile parlare di scenari futuri immediati. Per quanto mi riguarda, mi auguro che la vicenda giudiziaria di Giulia Adamo possa risolversi nella maniera migliore per lei. Per il resto, non siamo ancora in una fase in cui si è cominciato a parlare di un progetto ben definito. Nulla lasciava pensare che si sarebbe potuta interrompere così un’iniziativa politica che era cominciata con entusiasmo e che eravamo intenzionati a portare avanti.

Ha condiviso la decisione di cambiare il vicesindaco Vinci con Benny Musillami?

Sì, perché con il Pd non c’è mai stata grande chiarezza. L’idea di traghettare la città in questo periodo con una figura che non rappresentasse un partito ma la società civile, ritengo fosse un’alternativa valida. Non l’ho vista come una mancanza di rispetto verso Antonio Vinci. Il Pd, invece, è stato ambiguo. Perché se voleva prendere le distanze dalla giunta per i problemi giudiziari avuti dal sindaco, doveva farlo nell’immediato. Se si parla di etica e di morale non c’è motivo di attendere.

Qualora si votasse a maggio e arrivasse una sentenza di assoluzione, Giulia Adamo farebbe bene a candidarsi?

Intanto mi auguro che la vicenda si risolva positivamente per Giulia. Se dopo un’assoluzione totale e completa pensasse di tornare in campo e proseguire la sua azione, penso che farebbe bene.

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