Sabato scorso, presso i locali del Convento del Carmine, si è svolta la conferenza stampa indetta dalle operatrici del Centro Antiviolenza “La casa di Venere” di Marsala. L’esigenza di indire una conferenza stampa nasce dal fare chiarezza su alcuni punti importanti a due anni dalla nascita del Centro e dalla promulgazione della legge regionale Vinciullo, che regolamenta l’attività dei centri antiviolenza. “Nella nostra tormentata isola, i centri antiviolenza nascono dall’oggi al domani come funghi; nascono improvvisamente, per iniziativa di donne, a volte anche di uomini e donne con nessun tipo di formazione ed esperienza e che non conoscono la storia delle donne – ha affermato la Presidente de “La casa di Venere”, Francesca Parrinello -. Non sanno nulla dell’origine e della storia dei centri antiviolenza, non ne conoscono i valori. Eppure la legge Vinciullo parla chiaro: la Regione Sicilia riconosce la rilevanza dell’attività dei centri svolta dagli operatori socio-sanitari e dei centri antiviolenza operanti nel territorio regionale e garantisce la promozione di nuovi centri avvalendosi della competenza delle associazioni che hanno come scopo la lotta, la prevenzione e l’assistenza delle donne vittime di violenza, che dimostrino di disporre di personale adeguatamente formato e che operino nel settore da almeno tre anni”. Ovviamente tutto ciò getta discredito nei centri antiviolenza e poca fiducia nei confronti di chi opera secondo legge ed avendone le competenze. Alla conferenza stampa ha partecipato l’assessore alle Politiche Sociali del comune di Marsala, Antonella Genna che è intervenuta dimostrando grande sensibilità e collaborazione; il segretario comunale del Partito Democratico, Alberto Di Girolamo ha voluto sottolineare il suo sostegno morale al lavoro delle operatrici dei centri. Nella giornata di domenica inoltre, le operatrici del Centro “La Casa di Venere”, le volontarie e molte donne vicine alle problematiche che le riguardano in prima persona, hanno dato vita a dei flash mob in giro per la città di Marsala, ballando sulle note di “Happy” di Pharrell Williams, tormentone dell’anno, sfilando con i nastri rossi simbolo della lotta alla violenza sulla donna. “Una pacifica protesta per sensibilizzare i cittadini, la Città tutta e l’Amministrazione comunale”, ci hanno fatto sapere le operatrici.
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